AGNONE – “Venire a giocare ad Agnone senza cinque pedine fondamentali come Diop, Giacobbe, Morra, Spinelli e Seck, non era cosa facile, ma l’abbiamo fatto con una interpretazione tattica impeccabile e alla fine anche se con un pizzico di fortuna ci portiamo a casa la vittoria”. E’ l’analisi del dopo derby di Bruno Mandragora, tecnico del Campobasso che in sala stampa aggiunge: “Forse al 90’ il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma grande merito a questo Campobasso, che malgrado il ritardo preparazione, ci ha creduto fino alla fine”. Sensazioni positive gli chiedono i giornalisti. “Senz’altro – replica il navigato tecnico campano – sappiamo che c’è ancora tanto da lavorare ma il gruppo cresce di giorno in giorno e la prossima sfida di Coppa sarà l’ennesima prova di rodaggio in vista di un campionato affascinante e al tempo stesso difficile”.
“Un risultato bugiardo – tuona il collega Antonio Mecomonaco – basta andare a rivedere le azioni da gol create dalla mia squadra nel primo tempo. Posso dire di essere soddisfatto per il gioco espresso anche se c’è tanto da lavorare soprattutto sulle palle inattive che oggi ci hanno condannato alla sconfitta”. Sul presunto fallo subito da un difensore granata in occasione del raddoppio del Campobasso, Mecomonaco glissa. “Non parlo degli arbitri, lascio a voi farlo, ma posso dirvi di aver visto tutto molto bene”. Infine su condizione fisica e mercato, l’allenatore abruzzese si esprime così. “Non abbiamo ancora nelle gambe i novanta minuti e per amalgamare il gruppo c’è necessità di giocare più partire possibili in vista dell’avvio di stagione. Un altro attaccante? La società sa quello che deve fare, io sono qui per allenare, nel frattempo spero di recuperare quanto prima Lamin Jawo (sospetta contrattura, ndr)”. “Sono contento per la mia doppietta, molto più per la vittoria della squadra”, esordisce così il mattatore di giornata, Piotr Branicki che ha già rivolto il pensiero al Cerignola, prossimo avversario nella competizione tricolore. “Sappiamo che il loro potenziale è davvero importante, ma andiamo in Puglia per giocarcela a viso aperto senza alcun timore”. In seguito alla domanda sull’intesa con il compagno di squadra Improta, il bomber rossoblu ricorda: “Abbiamo vinto un campionato insieme a Fondi e sono sicuro che cresceremo di partita in partita”. Sulla sponda opposta ha un diavolo per capello il collega, Carmine De Stefano che torna sull’episodio del rigore negato. “Lo definirei solare. Ero nell’area piccola e ho anticipato il terzino, non avevo nessun motivo per buttarmi, ma capisco che loro sono il Campobasso e noi siamo l’Agnonese. Ci teniamo stretta la prestazione che a mio avviso è stata di alto profilo nonostante le numerose palle gol sciupate soprattutto dal sottoscritto. Certo, perdere per due palle inattive fa male, ma ci servirà da insegnamento per il futuro. Infine consentitemi di ringraziare i nostri tifosi che ci hanno incitato dal primo all’ultimo minuto”.