«Il Ministero della Salute ha trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni una nuova proposta di Patto per la Salute. Molte delle proposte avanzate dagli enti locali non sono state accolte, tra queste l’immediata applicazione della possibilità che un Presidente di Regione non sia più incompatibile con il ruolo di Commissario per la sanità. Ha trovato invece spazio la possibilità di aggiornare o derogare il Decreto Balduzzi per le regioni più piccole. Cosa peraltro già di fatto prevista dalla precedente versione del Patto e che comunque era già realizzabile poiché le indicazioni del DM 70/15 non sono perentorie, basta guardare al caso della Chirurgia vascolare al Cardarelli di Campobasso. Come sostiene anche l’Ordine dei medici del capoluogo molisano, basterebbe applicare la stessa deroga per il reparto di neurochirurgia per poter riportare sotto l’alveo del pubblico l’intera rete dell’ictus e delle emorragie celebrali della regione Molise. La palla è adesso in mano ai Governatori, tra i quali il Presidente Toma risulta essere sicuramente tra i più agguerriti: scioglieranno la riserva rinunciando a qualsiasi minaccia di veto o con la loro ostinata opposizione vorranno compromettere i 3,5 mld di euro aggiuntivi di Fondo Sanitario per il prossimo biennio e la possibilità di intervenire puntualmente sulla rete ospedaliera per situazioni particolari come quella del Molise?».
Così l’onorevole Antonio Federico, parlamentare molisano del Movimento 5 Stelle.