Crisi idrica nel basso Abruzzo e dopo un vertice in Prefettura si pensa di utilizzare l’acqua dell’invaso di Chiauci non tanto per l’agricoltura, ma per il consumo umano dopo opportuno trattamento di potabilizzazione. La Regione Abruzzo ha già emanato un atto in tal senso. Dal versante molisano, invece, come sempre, tutto tace, come se la diga di Chiauci, in provincia di Isernia, non fosse un problema della Regione Molise.
L’incontro a Chieti c’è stato nei giorni scorsi, presenziato dal Prefetto Forgione che ha tenuto una regia al di sopra delle parti al fine di individuare e concordare un percorso comune con tutti gli attori principali per dare delle risposte sulla mancanza di acqua sia per il comparto agricolo che per il consumo umano. Tavolo prefettizio che ha rimesso in rete tutti gli enti coinvolti nella captazione, nella potabilizzazione e nella distribuzione dell’acqua.
«I cittadini insieme al comparto turistico, agricolo e industriale del Vastese hanno subito un serio danno anche all’immagine. Non si avrà un bel ricordo del sud della costa abruzzese nella memoria di chi è partito senza avere che poche gocce di acqua» commenta Tiziana Magnacca, sindaco di San Salvo. «Al tavolo ho chiesto che la Sasi appronti un vero e proprio piano di emergenza che, nel caso di specie, è mancato. – continua la prima cittadina – La fornitura di autobotti ai cittadini e un servizio vero e tempestivo per il riempimento delle cisterne».
Nell’ambito di quell’incontro in Prefettura è stato inoltre fatto il punto sulla Diga di Chiauci, opera strategica per il territorio a confine tra le due regioni, e sono stati sollecitati i lavori di completamento attesi da decenni.
Nei giorni scorsi la Giunta regionale d’Abruzzo, nello specifico l’assessore alle Risorse idriche Emanuele Imprudente, ha predisposto una delibera che consente di destinare al consumo umano l’acqua proveniente dalla diga di Chiauci. L’assessore regionale Imprudente ha preso formale impegno per sollecitare il completamento degli interventi sulle reti idriche nell’ambito della annosa crisi idrica del Vastese che sarà curata dalla Sasi, attività per la quale sta lavorando l’Ersi.
«La Diga deve poter funzionare a breve a pieno regime, – ha aggiunto Magnacca – con il maggior quantitativo possibile di invaso. Poi che l’acqua della diga finalizzata al consumo umano debba essere solo una “riserva” e non una distribuzione fisiologica ci è chiaro, ma questo apre il capitolo degli investimenti sulle reti di distribuzione della Sasi, sulla necessità di procedere senza alcun colpevole ritardo alle progettazioni necessarie a poter accedere ai finanziamenti statali».
L’assessore Imprudente, l’Ersi, unitamente al presidente Marsilio e alla Giunta, hanno assunto un impegno poi mantenuto. Mai nel Vastese erano stati investiti sei milioni di euro.
Il commissario del Consorzio di Bonifica Sud, Michele Modesti, ha spiegato che «si stanno predisponendo nuovi lavori per il completamento della Diga di Chiauci che ne consentano il pieno utilizzo». Molto lavoro deve essere ancora fatto e fatto celermente dalla Sasi e dal Consorzio di Bonifica Sud, «che non solo devono monitorare le loro infrastrutture, ma agevolarne l’ammodernamento con un atteggiamento manageriale e non burocratico» commenta Magnacca.