Sarà la Magistratura a fare piena luce su quanto accaduto a Castelguidone, paese dell’Alto Vastese lasciato per dieci giorni senza acqua corrente nelle abitazioni. E’ quanto emerso dall’incontro avuto ieri in Municipio tra la commissaria prefettizia Maria Giovanna Maturo e il Prefetto di Chieti, Armando Forgione.
La commissaria ha messo al corrente il Prefetto delle vicende recenti che hanno caratterizzato la più grave crisi idrica della zona. Prima la rottura di una pompa di approvvigionamento, la sua difficile sostituzione, il mancato e problematico invio di autobotti per affrontare l’emergenza, fino ad altre rotture a carico di una rete “colabrodo” che ancora oggi impongono di razionare la risorsa idrica, quella stessa che invece si perde a causa delle falle nelle condutture. Questa la situazione drammatica rappresentata dalla dottoressa Maturo al Prefetto di Chieti.
Il Prefetto Forgione non si è mostrato affatto stupito di quanto accaduto, perché l’episodio, sia pure limite di Castelguidone, è in realtà piuttosto diffuso su tutto il territorio della provincia di Chieti. «Segnalazioni e lamentele relative alla gestione della risorsa idrica giungono in continuazione in Prefettura, – ha spiegato Forgione – Da quel che ho capito le ditte incaricate di gestire ed effettuare la manutenzione si concentrano su riparazioni capillari, senza pensare ad un necessario ammodernamento di tutta la rete idrica. Continue rotture e continue riparazioni, però la situazione non migliora. Tra l’altro: chi controlla che i lavori siano stati effettuati a regola d’arte? Non mi risulta ci sia alcun controllo sui lavori effettuati, ad esempio da parte di tecnici della Regione. Alla luce di queste considerazioni, visto che per una vita sono stato un poliziotto, ho inviato una dettagliata nota informativa alla Magistratura che, se lo riterrà, potrà fare piena luce sulla gestione del servizio idrico».
Inoltre il Prefetto ha invitato i sindaci, soprattutto quelli dei piccoli comuni montani, a fare squadra, a sottoscrivere insieme un documento di sollecito, indirizzato alla Sasi spa di Lanciano, ente gestore della rete idrica, con richieste di intervento e di ammodernamento delle reti idriche. Lo stesso Prefetto si è messo a disposizione per far arrivare il suddetto documento nelle sedi opportune della Regione Abruzzo, l’ente che materialmente sovvenziona la Sasi inondandola di denaro pubblico.