«Mi preoccupa molto la lettera inviata da Arap Servizi al Prefetto e per conoscenza ai sindaci dei Comuni di Vasto, San Salvo e Montenero di Bisaccia per la convocazione di un tavolo tecnico stante l’attuale situazione della Diga di Chiauci. Ci troviamo nella condizione di dover sperare nella danza della pioggia perché possa evitare che si rimanga senza acqua per la distribuzione a uso umano o per le aziende della nostra zona industriale. Tutto questo è assurdo nel 2020».
A dichiararlo è il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca che questa mattina ha ricevuto dall’amministratore unico di Arap Servizi, Giuseppe Cellucci, la lettera inviata al Prefetto Forgione con la quale si chiede una riunione urgente per fare il punto sulla situazione dell’invaso di Chiauci perché «è a rischio la fornitura idrica se entro una decina di giorni non ci sarà la pioggia in quanto l’attuale portata non sarebbe poi in grado di soddisfare le richieste delle utenze».
«Sinora la situazione è stata gestita bene – aggiunge il sindaco – perché nel corso di quest’estate non sono state fatte particolari restrizioni idriche sia per le abitazioni e sia per le fabbriche. Ma questa lettera, adesso, arriva come un campanello d’allarme importante che deve servire a ricordare quali sono le opere strategiche del nostro territorio per le quali bisogna impegnarci e lavorare molto seriamente, perché sia garantito a tutti il bene essenziale dell’acqua».
Il sindaco Magnacca aggiunge: «Nel recente passato, e anche le cronache giornalistiche possono ricordarlo, l’Amministrazione comunale di San Salvo ha lavorato per mettere al centro del confronto regionale la questione idrica. Alla fine dello scorso anno, dal Comune di San Salvo sono partite sollecitazioni all’indirizzo del presidente Marsilio, perché la soluzione dei problemi del Vastese fossero una priorità assoluta nell’agenda della Regione. Abbiamo alzato il livello d’attenzione su questo tema e come comunità sansalvese saremo vigili e attenti affinché l’acqua nelle nostre case possa sgorgare sempre così come per le aziende, che stanno per riprendere a pieno regime e non dovranno subire nessun tipo di danno. Contro il rischio di carenza idrica ognuno faccia il proprio dovere».