RICEVIAMO dalla Copagri Abruzzo e pubblichiamo:
La tragica morte del pensionato di Cefalù ed il ferimento grave della sua consorte, a causa dell’attacco di un cinghiale, riporta alla cronaca di attualità l’ancora irrisolto problema di un serio e duraturo piano nel contenimento degli ungulati anche nella nostra regione.
Nonostante la manifesta buona e determinata volontà dell’assessore regionale alle Politiche Agricole, Dino Pepe, che ha saputo imporre una virtuosa ed unitaria iniziativa di selecontrollo sull’intero territorio con il contributo delle Province e degli ATC, i risultati che ci pervengono appaiono molto deludenti rispetto alle aspettative.
I numeri degli abbattimenti di cui siamo in possesso sono molto al di sotto di quelli preventivati tanto che già qualche Sindaco come quella di San Vito Chietino, in maniera autonoma ma del tutto legittima, ha emanato ordinanza di abbattimenti mirati nel proprio territorio ritenendo la campagna di selecontrollo solo pialiativa e preventiva ma non risolutiva.
Gli avvistamenti sono in crescita esponenziale, i danni alle colture agricole pure, gli incidenti automobilistici altrettanto.
Al cinghiale si vanno sempre più aggiungendo quelli del cervo e capriolo al momento per nulla attenzionati nella nostra regione e frequentemente prede dei bracconieri sempre in azione.
Se a consuntivo della corrente campagna di selecontrollo tra pochi giorni, quando riaprirà ufficialmente la caccia ed il calo numero dei cinghiali sarà fisiologico in virtù dei naturali abbattimenti venatori, la conclusione sarà deludente per qualità e quantità, come noi immaginiamo, sarà urgente e necessario pianificare delle azioni più incisive e durature da mettere in campo al più presto così da attuarle immediatamente dopo la chiusura della stagione venatoria del 2015.
Sarà urgente capire e comprendere cosa stanno facendo al riguardo le altre regioni Italiane, quali ipotesi risolutive hanno in mente i Ministeri interessati della Salute, Politiche Agricole ed Ambiente, quale contributo vero possono dare gli ATC, cosa intendono fare i parchi.
Il contenimento numerico non vuole sostanziare nessun eradicamento della specie ma generare un virtuoso equilibrio con l’ambiente e l’agricoltura creando anche solide e durature opportunità occupazionali.
La Copagri Abruzzo