Dopo cinque anni l’Italia torna a giocare una grande competizione. A Roma, alle 21 di venerdì 11 giugno, gli Azzurri sfidano la Turchia nel primo incontro della manifestazione che segnerà la nostra estate. Un torneo atteso da tempo, specialmente dopo il rinvio dello scorso anno.
Nell’ultimo incontro dell’Italia agli Europei, era Antonio Conte a sedere in panchina; la difesa presentava una delle migliori versioni della BBC (Barzagli – Bonucci – Chiellini), a centrocampo giocavano assieme De Sciglio, Giaccherini e Sturaro mentre l’attacco era guidato da Pellé, uno dei migliori in quella spedizione. Erano tempi diversi, che ora sembrano lontanissimi, e di quegli undici solo Florenzi e Chiellini saranno in campo.
Anche se in quella competizione l’Italia si comportò bene, uscendo ai rigori contro una Germania che sempre a centrocampo schierava Khedira, Kroos e Kimmich, in questa edizione uscire ai quarti sarebbe vista come una piccola delusione da molti. Realisticamente l’Italia non ha la rosa delle migliori del continente, ma le prestazioni sfoderate dal collettivo guidato da Mancini negli ultimi anni autorizzano a nutrire molte speranze. Ventisette risultati utili consecutivi, un solo gol subito in dodici partite: con i numeri ci fermiamo qui perché non rendono tutto.
Il fattore chiave che a nostro avviso rende l’Italia una papabile almeno alle semifinali è la forza del centrocampo. Non tutti possono permettersi di perdere parzialmente un giocatore come Verratti ed avere un reparto così competitivo: in particolare il fresco campione d’Europa Jorginho e il campione d’Italia Barella si completano a vicenda, l’uno garantendo ordine in mezzo al campo evitando sbilanciamenti e l’altro permettendo transizioni rapide dalla difesa all’attacco. Se l’abruzzese recuperasse almeno per la fase ad eliminazione diretta, allora l’Italia potrebbe giocarsela con chiunque.
La Turchia dal canto suo rappresenta davvero un’incognita. Due risultati in particolare danno l’idea di cosa possa fare e disfare questo collettivo: la roboante vittoria di marzo sui Paesi Bassi (4-2) e il successivo pareggio per 3-3 contro la Lettonia. Gli ultimi risultati contraddittori della nazionale turca fanno pendere l’ago bilancia verso la nazionale azzurra e, infatti, i pronostici calcio di oggi degli esperti di Sportytrader indicano nell’Italia la chiara favorita di questo match inaugurale. L’andamento altalenante della squadra di Gunes non è il solo motivo che fa sperare in una vittoria azzurra: il maggiore tasso tecnico dell’Italia unito al fattore campo sono altri elementi favorevoli alla selezione di Mancini.
Inoltre, quando sono in giornata no i turchi possono faticare con chiunque, ma è pur vero che il talento presente agli ordini del CT Gunes (terzo diciannove anni fa ai Mondiali di Corea-Giappone) non permette flessioni. Giocatori del calibro di Calhanoglu, Demiral o il tanto in voga – giustamente – Burak Yilmaz illumineranno le notti europee anche se speriamo non quelle romane. Uno degli elementi di forza della nazionale turca è la sua profondità in tutti i reparti. Nessun fenomeno, molti giocatori di buon livello che rendono la Turchia un’ottima candidata al passaggio del turno. Per gli azzurri, quindi, il primo sarà un test da non sottovalutare.