CAROVILLI – Nello spirito del “mutuo soccorso” un aiuto alle famiglie in difficoltà. La Società Operaia di Carovilli ripeterà la pesca di beneficenza.
Da alcuni anni a questa parte la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Carovilli organizza una pesca di beneficenza mediante la quale devolve il ricavato in favore di organizzazioni che effettuano attività di ricerca scientifica nei settori di malattie molto rilevanti dal punto di vista sociale. Questa iniziativa, che caratterizza il periodo delle festività natalizie e che è entrata nella tradizione di questa Associazione, risponde ad una delle finalità studiate dagli illuminati fondatori che nel lontano 9 gennaio 1887 concepirono ed organizzarono il “mutuo soccorso” tra operai, artigiani e contadini, sulla scia della cultura e delle esigenze dell’epoca.
Proprio con lo spirito di partecipare ad una “gara di solidarietà per gli altri” molte persone offrono oggetti di buon valore ed alcune aziende loro prodotti da metter in palio per la “pesca”. Lo stesso spirito anima tutti coloro, soprattutto giovani, che allegramente fanno la fila sperando di ottenere il premio di loro interesse, ma comunque con la consapevolezza di partecipare ad un’iniziativa che ha lo scopo benefico come principale obiettivo.
Quest’anno il Consiglio di Amministrazione della Società Operaia ha preso una decisione diversa perché si è reso conto che la situazione di crisi economica e soprattutto del lavoro ha creato molte difficoltà a numerose famiglie carovillesi. Perciò è valsa l’opinione, manifestata all’unanimità, che la somma ricavata dalla generosità dei carovillesi non esca dal paese, ma rimanga a disposizione di coloro che più ne hanno bisogno. La decisione è stata resa nota anche al Sindaco ed al Parroco che si sono detti totalmente d’accordo, anzi compiaciuti perché si è saputo trovare una soluzione in favore dei compaesani.
La somma raccolta non è eclatante, certamente molto inferiore alle necessità reali, ma si tratta pur sempre di un modesto aiuto che andrà ad alleviare qualche sofferenza sia mediante la fornitura di prodotti di prima necessità sia attraverso il pagamento di qualche bolletta per il riscaldamento tanto necessario in questa stagione.
Ora il problema principale è quello di rispettare la riservatezza e la dignità delle persone perché è assolutamente doveroso che non venga reso di dominio pubblico l’elenco delle famiglie che riceveranno il contributo. Anzi la stessa Società Operaia vuole rimanere all’oscuro di tutto e perciò si è affidata con piena fiducia alla Parrocchia e alla persona che in passato ha svolto questo stesso ruolo per la Croce Rossa Italiana, avendo la certezza che l’incarico sarà svolto nel migliore dei modi e con la piena soddisfazione di tutti coloro che hanno partecipato e potranno constatare la buona riuscita dell’iniziativa benefica.
“Ma la Società Operaia – sostiene il Presidente Angelo Di Ianni – dopo questo primo tentativo sta guardando avanti: stiamo studiando il modo di ripetere la raccolta anche nel corso dell’anno (forse a Pasqua) sapendo che potremo ancora contare sulla generosità e l’altruismo dei carovillesi e che le somme disponibili potranno ancora crescere”.
Famiglie in difficoltà, torna la pesca di beneficenza
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