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  • Fare il sindaco conviene: si intasca anche l’indennità di fine mandato

    Il Comune di Belmonte del Sannio ha provveduto, nei giorni scorsi, alla quantificazione, alla liquidazione e al pagamento delle indennità di fine mandato spettanti alla ex sindaco Anita Di Primio. La determina dirigenziale fa riferimento, per tali calcoli, al Decreto Ministeriale 4 aprile 2000 n. 119, emanato dal Ministero dell’Interno di concerto con il Ministero del Tesoro e della Programmazione Economica, e alle successive modifiche normative apportate, in particolare, dalla legge di bilancio 2022.

    «L’amministrazione del Comune di Belmonte del Sannio si è avvalsa della facoltà di corrispondere, a decorrere dall’anno 2022, in misura integrale l’indennità di funzione al sindaco» si legge sulla determina e ancora che «l’indennità di fine mandato prevista dall’articolo 10 del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’interno 4 aprile 2000, n. 119, spetta nel caso in cui il mandato elettivo abbia avuto una durata superiore a trenta mesi».

    La sindaca Di Primio è stata mandata a casa prima del tempo, a causa di un “inciucio” tra l’attuale sindaco Borrelli, prima all’opposizione, e parte della ex maggioranza, ma comunque ha maturato i mesi necessari, dal maggio 2019 al dicembre 2022, per intascare il trattamento di fine rapporto o meglio l’indennità di fine mandato. L’articolo 1, comma 719 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, denominata “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”, dispone infatti che l’indennità di fine mandato prevista spetta «nel caso in cui il mandato elettivo abbia avuto una durata superiore a trenta mesi».

    Dal 27 maggio 2019 al dicembre 2022, basta fare due conti, sono ben quarantadue mesi, giorno più giorno meno. Però l’esperienza amministrativa della sindaca Di Primio si è interrotta il 12 dicembre del 2022, mentre in prima battuta, con il cedolino di quel mese, le è stata corrisposta l’indennità di funzione per l’intera mensilità, «pertanto – si legge sulla determina – si rende necessario riproporzionarla ai giorni di effettivo mandato». Secondo i calcoli fatti in Municipio tali giorni sono stati quantificati in numero di dodici. Alla fine, dunque, la ex sindaca è stata in carica oltre i famosi trenta mesi consecutivi, e dunque per legge le spetta la prevista indennità di fine mandato, nella misura complessiva di quattromilaquattrocentoquarantacinque euro e quarantaquattro centesimi. Per la precisione. 

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