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  • Femminicidio e violenze, dall’Abruzzo una App per chiedere aiuto in tempo reale

    Il consigliere regionale Leandro Bracco ha presentato una proposta legislativa che in questi giorni ha ultimato e che si accinge a protocollare alla riapertura dei lavori all’Emiciclo. “Il progetto di legge che ho elaborato – spiega l’esponente di Sinistra Italiana – prevede la realizzazione di un’applicazione software per dispositivi mobili. Questa applicazione avrà due caratteristiche chiave: da un lato permetterà a tutte le donne che la scaricheranno di memorizzare dieci numeri di telefono da contattare in tempo reale e simultaneamente in caso di pericolo. Dall’altro sarà dotata di un sistema di geolocalizzazione che consentirà di conoscere a coloro i quali riceveranno la richiesta di aiuto il luogo esatto in cui si trova la donna in pericolo”. “Premendo un tasto del telefono cellulare – evidenzia Bracco – la persona la cui incolumità è a rischio invierà la richiesta di aiuto alle dieci persone in precedenza selezionate”. “La tragica morte, due mesi fa, dell’oncologa di Roseto degli Abruzzi Ester Pasqualoni mi ha colpito parecchio soprattutto per il fatto che quella donna era tormentata da ben dieci anni da uno stalker che poche ore dopo averla barbaramente assassinata, ha deciso di porre fine alla propria esistenza impiccandosi in un appartamento di Martinsicuro”. “Nella stragrande maggioranza dei casi – rileva il Consigliere – ciò che arma la mano degli assassini è una frase ben specifica che dentro loro stessi urla: ‘O mia o di nessun altro'”. “Sono estremamente fiducioso che questa proposta di legge verrà condivisa da tutti i colleghi dell’Emiciclo e in primis dall’assessore alle Politiche sociali Marinella Sclocco. Di fronte alla carneficina di donne cui quotidianamente la cronaca ci mette di fronte – conclude Leandro Bracco – sono convinto che sia compito di tutte le forze politiche, nessuna esclusa, mettere da parte le legittime rivalità partitiche al fine di cercare di dare una risposta costruttiva e un aiuto concreto a tutte quelle donne che quotidianamente vivono nel terrore e nella paura”.

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