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  • Contrari al selecontrollo, preferiscono il bracconaggio

    VACRI – Contrari al selecontrollo, preferiscono il bracconaggio.

    Esemplari di cinghiale rinvenuti in provincia di Chieti uccisi con le munizioni a piombo spezzato dette “nove palle” o pallettoni.

    La segnalazione arriva da Vacri, comune del Chietino. E le foto inviate alla nostra redazione, scattate qualche giorno fa, mostrano un esemplare di cinghiale ucciso con munizioni a piombo spezzato, quelle comunemente dette “nove palle” o pallettoni. Evidentemente l’animale, attinto dalla fucilata calibro 12, non è rimasto sul posto, ma ha percorso un tratto di strada prima di morire e non è stato trovato dal bracconiere in questione.

    «Non è a tutela dei danni alle colture, perché seminano di proposito il mais dietro casa per sparare. – riferisce la nostra fonte – La maggior parte si dichiara contraria al selecontrollo, non fa i corsi di preparazione al prelievo selettivo, però poi spara di notte con le nove palle. Bracconaggio alle stelle, con il rischio di incidenti».

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