Pubblichiamo, di seguito, il messaggio ai giornalisti di monsignor Bruno Forte, (in alto con il Papa, ndr) Arcivescovo Metropolita di Chieti – Vasto e presidente della Conferenza Episcopale Abruzzese Molisana, in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono appunto dei giornalisti.
Solo nei giorni scorsi, a conclusione del mandato quinquennale di monsignor Tommaso Valentinetti, il vescovo di Chieti è stato nominato presidente. I presuli d’Abruzzo e Molise hanno scelto anche le altre cariche episcopali con monsignor Domenico Scotti (qui accanto, ndr) vescovo di Trivento, vice-presidente della regione ecclesiastica e monsignor Camillo Cibotti, vescovo di Isernia-Venafro, segretario.
Cari Amici Giornalisti e Operatori dei media,
in occasione della memoria liturgica del Vostro Patrono San Francesco di Sales, desidero esprimere, anche a nome dei Vescovi della Conferenza Episcopale Abruzzese Molisana, l’attenzione rispettosa e la vicinanza nella preghiera a tutti Voi per l’importante e delicato compito cui siete chiamati.
In primo luogo, ci sembra doveroso sottolineare la dignità e la responsabilità etica connesse al servizio dell’informazione: siate sempre servitori della verità, sapendo bene che essa non ha bisogno di essere difesa, ma si difende da se stessa. Seguite perciò sempre la voce della coscienza, cercando di piacere a Dio in ogni situazione, anche quando ne conseguisse la necessità di pagare di persona.
Nel promuovere la partecipazione consapevole di tutti alla vita civile, culturale e politica, fate in modo da incoraggiare in tutti la volontà di contribuire al bene comune, da una parte stimolando i responsabili della cosa pubblica e della vita politica alla fedeltà ai loro doveri, dall’altra richiamando costantemente l’attenzione sui bisogni dei poveri e dei più deboli, senza esitare a dare voce a chi non ha voce e favorendo la vigilanza di tutti su ciò che riguarda tutti.
Nell’assicurarVi la simpatia con cui seguiamo il Vostro lavoro, Vi invitiamo a guardare alla Chiesa come a una comunità amica, anche quando essa richiama il mondo dell’informazione a rifuggire dalla superficialità e dal cedimento alle mode che passano e Vi stimola a fuggire la seduzione del carrierismo, delle lusinghe del potere e dei compromessi morali.
Con questo spirito di corresponsabilità Vi assicuriamo la nostra preghiera e inviamo a Voi e ai Vostri cari la nostra benedizione di pastori.