AGNONE. Oltre un secolo fa è stato il cofondatore del Corriere della Sera. Giornalista senza barriere e per una libertà d’opinione senza censure. Forse questo all’epoca gli costò davvero tanto. Nato ad Agnone dove è stato seppellito, con una fama offuscata dalla grandezza dello zio filosofo Baldassarre. Parliamo di Vincenzo Labanca tornato alla ribalta della cronaca grazie all’Odg del Molise, al consigliere nazionale Vincenzo Cimino ed all’Associazione “Tradizioni e Sviluppo” che gestisce la Biblioteca Comunale-Labanca. Per il secondo anno consecutivo, sabato 3 agosto, a partire dalle 15,30, in programma il convegno-evento formativo per i giornalisti sul tema: “Storia del Giornalismo Italiano: il caposcuola Vincenzo Labanca”. Tri relatori Andrea Garibaldi, capocronista del Corriere della Sera e vice-capocronista de Il Messaggero, Giuseppe Pardini, dovente di Storia Contemporanea dell’Università degli Studi del Molise, Pina Petta, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise; Vincenzo Cimino, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e don Domenico Fazioli, vicario della curia vescovile di Trivento. Un incontro aperto anche ad un pubblico non appartenente al mondo giornalistico e che vedrà a seguire (intorno alle 21.00), nel meraviglioso chiostro di San Francesco l’iniziativa “Una notte al Museo” con cena ed intrattenimento musicale. Il conviviale sarà preparato dal team di Mario Petrecca con i volontari dell’Anc – Protezione Civile. Insomma un momento di confronto e incontro per celebrare un uomo, quale Vincenzo Labanca, che ha dato lustro ad Agnone, ma, come molti altri, caduto nel dimenticatoio. L’evento voluto dall’Odg si pone come obiettivo di diventare un appuntamento fisso nel calendario estivo.