Si è concluso in bellezza l’«Agosto di fuoco» organizzato dall’associazione sportiva “Auro d’Alba” di Schiavi di Abruzzo, con una inedita gara di tiro per carabine su bersagli posti a cinquecento metri.
Una inedita gara a 500 metri, per la prima volta a Schiavi di Abruzzo, resa ancor più esaltante e difficile dal forte vento che ha battuto il campo di tiro per tutta la durata della prova, che ha attirato tiratori dal Lazio, dall’Abruzzo, dal Molise e dalla Campania.
Due le categorie, in ragione delle dimensioni della canna alla volata, nelle quali si sono sfidati i tiratori sulla lunga distanza. All’esito della prova, diretta con piglio e competenza dal direttore di tiro Giampaolo Di Biase, sul primo gradino del podio sono finiti Giuseppe Melone di Castel di Sangro nella categoria “canne pesanti” e Giulio Toccariello di Trivento nella “leggere”.
Questi i risultati per categoria:
CANNA PESANTE
1° Giuseppe Melone di Castel di Sangro con il punteggio di 46/60
2° Corrado Di Carlo di Benevento con 45/60
3° Aurelio Di Domenico con 34/60
CANNA LEGGERA
1° Giulio Toccariello di Trivento con il punteggio di 40/60
2° Corrado Valvason di Roma con 32/60
3° Luigi Tuzzi con 29/60.
Al termine della gara si è tenuta anche l’estrazione a sorte, tra tutti i partecipanti delle fare di tiro dell’«Agosto di fuoco», di un fucile a pompa Hatsan gentilmente offerto dal socio del campo Vittorio Di Risio di Pietracupa in collaborazione con l’armeria “Il Cinghiale” di Pescara.
Ad estrarre il nominativo vincente il vicesindaco di Schiavi di Abruzzo, Maurizio Pinnella, intervenuto per breve saluto: «Ringrazio, a nome dell’amministrazione comunale, l’asd Auro d’Alba che organizza questi eventi sportivi anche a caratura nazionale o comunque interregionale. Attrarre persone in paese dal Lazio, dalla Campania, dal Molise o da altre località d’Abruzzo non è facile ed è sempre una buona cosa, perché si fa conoscere il nostro piccolo borgo e si fanno scoprire anche i prodotti tipici e le bellezze del posto. Così gira l’economia, quindi come amministrazione saremo sempre a disposizione di chiunque faccia qualcosa di buono per il paese e per far conoscere il nome di Schiavi nel resto d’Italia».
Dopo il breve saluto lo stesso vicesindaco ha pescato dall’urna il nominativo del fortunato socio del campo che si è aggiudicato il fucile a pompa messo in palio da Vittorio Di Risio e dall’armeria “Il Cinghiale“: Graziano Fioriti di Lanciano.
Antonio Rosica