AGNONE – Una giornata per non dimenticare il genocidio del popolo Rom e Sinto durante il periodo il secondo conflitto mondiale ad opera del nazismo. E’ quella che si terrà domani, venerdì 7 ottobre, nell’aula magna dell’Istituto tecnico industriale ‘Leonida Marinelli’ e voluta dall’istituto omnicomprensivo ‘G.N. D’Agnillo’ che ha aderito al progetto: “Insieme. Dal Porrajmos alla strategia nazionale con i rom e con i sinti” finanziato dal Miur, Unar e Dipartimento per le Pari opportunità.
L’appuntamento, previsto con inizio alle ore 10,30, avrà ospiti illustri e vedrà uno spettacolo curato dall’attore del teatro stabile di Genova, Pino Petruzzelli.
“Lo spettacolo – ammette Petruzzelli – vuole essere un viaggio nella memoria alla scoperta di una pagina di storia che inspiegabilmente non trova spazio nei testi scolastici. Un genocidio dimenticato – conclude – così come dimenticati sono stati i risarcimenti dovuti ai rom e ai sinti perseguitati durante il nazismo”.
Una pagina scura che tra il ’40 e ’43 vide anche il convento di San Bernardino ad Agnone sede di un campo di concentramento per zingari. Realtà riportata alla luce diversi anni fa dai ragazzi dello Scientifico di Agnone soprattutto grazie al lavoro certosino del professor Francesco Paolo Tanzi. Per quei fatti la comunità agnonese ha chiesto scusa al popolo rom e sinto facendo affiggere sui muri del convento di San Bernardino, oggi una casa di riposo, una targa ricordo per non dimenticare.
Ore 10,40: Tonina Camperchioli, Dirigente Scolastico dell’Istituto omnicomprensivo “G.N.D’Agnillo”
Ore 10,50: Marco Marinelli, ex alunno co-autore del libro “I campi di concentramento nel Molise. San Bernardino e i confinati politici ad Agnone”
Ore 11,00: Pino Petruzzelli, attore del Teatro Stabile di Genova recita: “Non Chiamarmi zingaro – monologo dedicato al Porrajmos dimenticato”
Ore 12,00: Luca Bravi, Docente ricercatore Università di Siena introduce: Il Porrajmos, cioè il genocidio dei rom durante la seconda guerra mondiale è una storia sconosciuta. Attraverso documenti e vicende storiche sconosciute si condurranno gli studenti in una riflessione su stereotipi e pregiudizio per approdare alle politiche di esclusione/inclusione del tempo presente.
Ore 12,30: Ernesto Grandini, mediatore culturale appartenente alla comunità dei sinti di Prato dialoga con gli studenti per offrire una conoscenza diretta ed un confronto su cosa siano oggi i rom ed i sinti.