AGNONE – Ci aveva provato l’Università delle Generazioni nel 2008 quando, su idea del parrucchiere Raffaele Scampamorte, il 23 ottobre (facendo partecipare a Capestrano il gonfalone del comune di Agnone dell’Amministrazione De Vita all’annuale processione) cercò di convincere gli agnonesi a riconciliarsi con San Giovanni da Capestrano (1386-1456), il quale aveva maledetto i troppo litigiosi, orgogliosi ed implacabili abitanti del capoluogo altomolisano proprio durante le predicazioni pasquali del 1434 (ben 582 anni fa). Da allora la “sindrome della maledizione di San Giovanni da Capestrano” aleggia sulle sventure di Agnone. Ormai lo sanno pure i bambini: è necessario riappacificarsi proprio con il Santo delle riconciliazioni!
Adesso ci prova il cinquantaduenne artista e regista teatrale Fabio Verdone (nella foto a destra), con un’idea geniale: portare in processione per le vie di Agnone la statua del Santo che, oltre ad essere il patrono del paese di Capestrano (900 abitanti in provincia de L’Aquila), è anche patrono dei cappellani militari. Un evento che Verdone auspica per la prossima estate, possibilmente nella settimana di ferragosto quando la città altomolisana è gremita di gente e, in particolare, di agnonesi tornati per le vacanze estive.
Intanto, ha avviato una indagine promozionale su “facebook” chiedendo agli agnonesi residenti dentro e fuori i confini comunali che cosa pensino di un ritorno di San Giovanni da Capestrano proprio in quell’Agnone da cui si allontanò tanto indignato da scrollare dai suoi sandali la polvere delle strade di questa “città maledetta”. Dopo la Pasqua, Fabio Verdone contatterà i vescovi di Trivento, Domenico Scotti, e quello di Sulmona, Antonio Spina, nonché i parroci agnonesi e le autorità civili e religiose del paese abruzzese, per avere il loro beneplacito ad una solenne processione agnonese della statua del Santo e ad altri riti propiziatori per intenerire l’animo popolare ed indurlo alla storica riconciliazione.
L’Università delle Generazioni e Fabio Verdone, leader carismatico dell’associazione dei Giovani Agnonesi, daranno, appena possibile, i risultati dell’indagine svolta su “facebook” a favore o contro la presenza in Agnone della statua di San Giovanni da Capestrano. Verdone è convinto che gli agnonesi non saranno insensibili al fascino evocativo del Santo che intendeva riconciliarli e chissà che non accada il miracolo sperato di vedere finalmente gli agnonesi uniti e concordi nella salvezza della loro città in evidente decadenza. Così la maledizione di 582 anni fa potrà finalmente andare in prescrizione con beneficio di tutti.