Governo di scopo, Sara Marcozzi: «Il loro scopo è arrivare a settembre per maturare il vitalizio».
Quarto governo di scopo senza elezioni, applicando alla lettera la Costituzione fregandosene però della volontà del popolo sovrano. Un governo di scopo finalizzato esclusivamente a tirare a campare fino a settembre, quando scatterà il vitalizio.
E’ questa la sintesi del pensiero del Movimento 5 Stelle, espressa dalla consigliere regionale Sara Marcozzi con la pubblicazione della foto qui in alto sul suo profilo Facebook.
«Oggi abbiamo portato all’attenzione del Presidente Mattarella tre questioni fondamentali. – spiega Marcozzi – Renzi, tutto il suo governo e l’intero PD hanno fallito. Questa non è una nostra asserzione, ma un’affermazione certificata da 19.419.730 cittadini che hanno votato NO al referendum di domenica scorsa. Qualunque nuovo governo, ancora una volta calato dall’alto, non avrebbe la legittimazione popolare per governare. E in continuità con quello precedente imporrebbe al Paese le solite ricette economiche, a base di lacrime e sangue, a danno di tutti i cittadini. E’ intollerabile che gli italiani debbano subire ancora una volta – impotenti – decisioni economiche che non hanno scelto e che non sono state legittimate dal loro voto. Oggi in Italia ci ritroviamo con due leggi elettorali diverse per Camera e Senato. Una paralisi istituzionale dolosa, generata dall’irresponsabilità di questa classe politica, guidata da Renzi e dal Pd. Una situazione, questa, che il Movimento cinque stelle denunciò già il 26 febbraio 2015, quando i nostri garanti – Grillo e Casaleggio – incontrarono proprio il Presidente Mattarella.
Per questo abbiamo chiesto a Mattarella di garantire il percorso istituzionale più rapido per andare al voto, con la legge elettorale che sarà certificata dalla Corte costituzionale nelle prossime settimane. È impensabile che, di fronte alla sfiducia espressa dai cittadini italiani nei confronti di questa classe politica il 4 dicembre scorso, – e di fronte alla grave situazione economica in cui ci troviamo – questa stessa classe politica possa ancora sprecare tempo e denaro pubblico per ridiscutere una nuova legge elettorale. La quale, visti i precedenti, rischia una nuova pronuncia di incostituzionalità a Parlamento già eletto. Abbiamo ribadito al presidente Mattarella la nostra assoluta contrarietà al conferimento di un nuovo incarico di governo. In attesa che la Consulta si esprima sulla legge elettorale, il Governo dimissionario deve limitarsi ad essere mero strumento regolamentare al servizio del Parlamento e soprattutto della Corte costituzionale. Qualsiasi altra soluzione sarà un tradimento della volontà popolare. Non si può abusare oltre ogni misura della pazienza dei cittadini. La loro volontà va rispettata, non violata».