Acqua per l’agricoltura, acqua per i territori e nuovo decisivo ruolo delle comunità per gestire i beni pubblici, l’oro blu, al centro della nuova Europa Unita. Lo confermano i rappresentanti di 47 Enti, Università, Professionisti, ricercatori di 13 Paesi europei, tra i quali l’Italia. Sono riuniti a Innsbruck per tre giorni di lavoro – nel quadro del progetto Horizon MountResilience – sulle politiche pubbliche dell’acqua. Piemonte protagonista con la Regione, con Politecnico, Università e Uncem. Ma anche Coutenza Canali Cavour e Consorzio del Pesio. Alla guida dei lavori in Austria, l’Università di Milano e il Polo formativo di Edolo, focalizzato su montagna e futuro.
L’attività del progetto MountResilience sul territorio del Piemonte riguarda il sostegno all’adattamento del sistema agricolo ed irriguo ai cambiamenti climatici. Nel progetto vengono sviluppati sistemi di supporto alle decisioni per gli agricoltori e per i consorzi irrigui, focalizzati sulla gestione e pianificazione dell’irrigazione tramite indicazioni quantitative sulla disponibilità di campo della risorsa idrica e sull’utilizzo efficiente dell’acqua in agricoltura.
“Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide più significative che i territori piemontesi dovranno affrontare nei prossimi anni – sostiene Paolo Aceto, Regione Piemonte, Direzione Agricoltura e Cibo -. La siccità del 2022 ha messo a dura prova l’agricoltura della regione e ha evidenziato la necessità per l’amministrazione regionale di agire rapidamente, definendo politiche adeguate e mettendo a disposizione dei nostri agricoltori e dei Consorzi di irrigazione strumenti utili alla gestione di tali emergenze. È così che è nata l’idea di un progetto sulla gestione dell’acqua in agricoltura e la partecipazione della Regione Piemonte a MountResilience”.
Stefania Tamea, del Politecnico di Torino, aggiunge che “l’attività a supporto dei consorzi irrigui sarà centrata sulla valutazione e previsione della disponibilità di risorsa idrica nei punti di prelievo e alla modellazione idraulica della rete di distribuzione, anche in relazione con il bilancio idrico alla scala di campo”.”Occorre maggiore consapevolezza dei cambiamenti climatici – spiega Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte – e ringrazio con tutta Uncem la Regione che guida una delegazione piemontese in Austria, in un progetto avanzato e determinante, e che sta impostando processi nuovi, coinvolgendo Università, Enti locali, Consorzi e utilizzatori. Ma anche le imprese agricole. La Regione Piemonte apre strade nuove prezione per il Paese. Di piena valorizzazione dei servizi ecosistemici-ambientali, di patto tra territori, di potenziamento delle Green Communities. Una filiera dell’acqua che cambia approccio e cerca di capire cosa significhi essere ‘resilienti’, guardando ad altri Paesi eurooei. Di certo è un tema per l’Europa più unita, per il nuovo Parlamento e la nuova Commissione europea”.
Carlo Grignani, alla guida del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell’Università di Torino, non ha dubbi: “L’acqua è una risorsa preziosa e necessaria per l’attività agricola – evidenzia – In un contesto di scarsità e di competizione d’uso dell’acqua, diventa fondamentale identificare strategie e strumenti che permettano di aumentare l’efficienza d’uso di questa risorsa e sviluppare indicatori per quantificare i benefici che essa può fornirci in termini di produzione di cibo, energia e benefici sociali, ambientali ed economici“.