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  • I dati supportano le scelte di Marsilio: il numero di ospedalizzati in Abruzzo è inferiore alla media nazionale

    «Se dipendesse da me, con i dati che abbiamo a disposizione, dal 4 dicembre saremmo in zona arancione. Siamo in condizioni di equilibrio e di sicurezza rispetto alla pressione sanitaria anche perché abbiamo nuovi posti letto».

    Così, in sintesi, il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, nel corso di una conferenza stampa. Snocciolati dal presidente Marsilio i dati sui contagi in Abruzzo: in una settimana dopo la cura dovuto all’introduzione della zona rossa, siamo passati da 682 di media giornaliera, su base settimanale, a 514 casi di nuovi positivi al Covid.

    Il numero di ospedalizzati per mille abitanti è pari allo 0,59 inferiore alla media nazionale che è 0,61. La pressione sugli ospedali va diminuendo e comunque sono aumentati i nuovi posti letto, oltre 200 in più nell’ultime due settimane.

    «Questo – ha aggiunto il Presidente – non significa tana liberi tutti. Invoco il massimo senso di responsabilità e faccio appello ai cittadini affinché si sottopongano allo screening di massa, in questi giorni, in atto nella provincia di L’Aquila. Dopo Bolzano siamo i primi in Italia a dare corso allo screening. Abbiamo trovato lo 0,5 per cento di positivi. Se nella zona più colpita l’incidenza è così bassa ci lascia ben sperare che il virus non circoli in maniera poi così diffusa».

    Marsilio ha spiegato anche la richiesta avanzata al ministro Speranza, d’accordo con le altre regioni, di stabilire un percorso più chiaro e più ancorato ai dati reali, per il passaggio da una zona all’altra.

    «C’è asimmetria – ha detto – nel passaggio da una fascia all’altra quando si tratta di passare in una zona di maggior rischio la classificazione avviene immediatamente mentre il processo inverso comporta tempi più lunghi. Bisogna prendere atto dei dati reali in maniera più tempestiva».

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