CELENZA SUL TRIGNO – Un candidato alle regionali del Pd messo alla porta, invitato, senza troppi giri di parole, ad andare via dal luogo della manifestazione.
La notizia nella notizia è questa: un politico cacciato dal popolo. Sintomo che qualcosa, finalmente, sta cambiando.
La mobilitazione del popolo di Celenza sul Trigno e dell’Alto Vastese contro i tagli alla sanità e la soppressione della guardia medica non aveva, nelle intenzioni dei manifestanti, e non ha avuto nei fatti colorazioni politiche. Una protesta di popolo, spontanea, contro le illogiche logiche ragionieristiche della Asl e della Regione, senza colori politici, senza bandiere, trasversale.
Una manifestazione ordinata, pacata nella sua durezza, a tratti festosa come quando è arrivata la porchetta e il vino per una colazione comunitaria, che ha fatto registrare un solo momento di tensione quando il candidato del Pd alle prossime regionali, Domenico Molino, si è recato sul posto evidentemente con l’intento di solidarizzare con i manifestanti e magari di fare campagna elettorale.
I manifestanti lo hanno bloccato all’imbocco della strada sulla quale si è svolta la protesta e lo hanno invitato, senza troppi giri di parole, ad andare via. Nessuna forma di violenza, ma un invito, fermo e irremovibile, ad andarsene, a tornare dove è sempre stato, sulla costa, dove non hanno certo problemi di tagli alla guardia medica.
«Siamo stanchi di questi politici che si ricordano dell’esistenza dell’Alto Vastese solo a due settimane dal voto. – hanno commentato a caldo i manifestanti – La presenza di Molino era inopportuna e non gradita. Lo abbiamo semplicemente invitato ad andare via. Non è mai venuto nell’Alto Vastese, perché si presenta adesso che si vota?».
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com
foto da www.piazzarossetti.it