«L’importante non è vincere, ma partecipare con spirito vincente». Fernando Sica, responsabile del settore giovanile dell’Agnonese e della scuola calcio, commenta così la tre giorni in trasferta a Roseto degli Abruzzi che ha visto impegnati gli Esordienti di mister Michelino Delli Quadri nel torneo internazionale “Spiagge d’Abruzzo Cup” giunto alla sua venticinquesima edizione.
Confrontarsi con pari età di scuole calcio più blasonate di tutta Italia e anche dell’estero, che forti dei numeri possono concedersi il lusso di scegliere le formazioni migliori da schierare in campo, è stato il miglior insegnamento per i ragazzi dell’Agnonese che hanno difeso i colori granata sui campi di calcio di Roseto degli Abruzzi.
Un’esperienza formativa in trasferta, per tre giorni, non solo calcistica e sportiva, ma anche caratteriale per gli Esordienti di casa Agnone. Contro squadre decisamente più forti i ragazzi di mister Delli Quadri ce l’hanno messa tutta, dopo una prima fase iniziale di ambientamento.
E nella giornata conclusiva di oggi gli Esordienti hanno assaporato anche la vittoria valevole per l’assegnazione della “Coppa Delfino Bianco“. Dopo aver eliminato, con un bel gol di Antonino Mucilli, i pari età della PSG Don Bosco di Genzano Romano, i ragazzi hanno lottato su un terreno non proprio in perfette condizioni contro il Calvizzano (Na). Una partita dominata nettamente, che solo per la cattiva sorte dei granata è terminata sullo zero a zero nei tempi regolamentari. Si decide tutto dal dischetto, con i rigori, ad oltranza. E ancora una volta la sfortuna si è accanita contro i ragazzi di Delli Quadri, con tiri quasi perfetti che però si sono stampati sul palo o sulla traversa. Il portiere Francesco Ricci ha parato due rigori avversari, ma non è bastato. Il risultato del campo assegna la coppa agli avversari, ma l’Agnonese ha difeso degnamente i colori granata e le lacrime di delusione dei ragazzi hanno dimostrato, se ancora ce ne fosse stato bisogno, l’attaccamento alla bandiera dell’Olympia Agnonese. Perché dietro ogni giovane calciatore si cela sempre e comunque un ragazzino.
La società, per bocca del responsabile del settore giovanile Sica, ringrazia «i ragazzi e le rispettive famiglie, molte delle quali hanno affrontato la lunga trasferta per essere presenti sugli spalti ad incitare i propri “campioni” e i genitori dirigenti/accompagnatori».