Il fischio di un treno che non c’è più tornerà a risuonare tra le montagne dell’Alto Molise. Martedì 8 luglio alle ore 21, il Teatro Italo Argentino di Agnone ospiterà in prima visione assoluta ‘La Colomba Bianca – Il treno della libertà’, il docufilm che racconta la storia della storica ferrovia privata che collegava Agnone a Pescolanciano dal 1915 al 1943. Un progetto ambizioso quello curato dai registi Tonino Di Ciocco e Andrea Cacciavillani, realizzato grazie al supporto dell’Università degli Studi del Molise – Dipartimento di Bioscienze e Territorio e della casa di produzione Moscacieca.

L’iniziativa ha visto la collaborazione del MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) e, in particolare del contributo economico della BCC Banca di Credito Cooperativo Abruzzo e Molise, dei Comuni di Agnone, Pietrabbondante e Pescolanciano, della società D-Bridge, della Pro loco di Agnone. Importante anche il sostegno dell’Associazione Culturale Amici di Blu, dell’Associazione Culturale Moscacieca. L’opera rappresenta un viaggio emozionante nel tempo, un’opera di grande valenza storica che riporta alla luce una pagina fondamentale della storia molisana attraverso il linguaggio cinematografico. Le riprese, effettuate nei mesi scorsi proprio ad Agnone, hanno visto protagonisti i vagoni della ‘Colomba Bianca’ magistralmente riadattati per l’occasione nella chiesa di Sant’Antonillo.

Fondamentale il contributo del direttore alla fotografia Gino Sgreva, che ha saputo restituire con impeccabile maestria l’atmosfera d’epoca, trasformando i luoghi simbolo della cittadina molisana in un autentico set cinematografico a cielo aperto. Il progetto ha coinvolto con grande entusiasmo l’intera comunità locale: decine di comparse agnonesi hanno partecipato alle riprese, contribuendo a ricreare fedelmente l’atmosfera di un’epoca in cui il treno rappresentava l’unico collegamento sicuro tra i centri dell’Alto Molise, soprattutto durante i rigidi inverni quando le frequenti nevicate isolavano completamente questi territori montani.

Una ferrovia pionieristica nata dal sogno degli agnonesi – La linea ferroviaria a trazione elettrica, inaugurata nel 1915, univa Agnone a Pescolanciano attraversando il territorio dell’Alto Molise e rappresentava un collegamento strategico con la ferrovia Isernia-Carpinone-Sulmona. La costruzione della linea ferrata venne richiesta dalle popolazioni locali agnonesi sin dall’inizio del secolo XX per rompere l’isolamento delle aree dell’Alto Molise. La costruzione della ferrovia iniziò nel 1909 e terminò nel 1914, mentre la linea Agnone-Pescolanciano fu attivata nel 1915 con un sistema di elettrificazione in corrente continua a 1.200 V.

Prese regolare servizio il 7 giugno 1915 ma fu inaugurata il 24 maggio dello stesso anno con un viaggio gratuito, in occasione della partenza dei giovani militari agnonesi che si recavano in guerra. Soprannominata affettuosamente ‘Colomba Bianca’ per il caratteristico colore delle sue carrozze, il treno contribuì per vari decenni a sviluppare l’economia delle popolazioni locali, costituendo spesso l’unico mezzo di collegamento quando frequenti nevicate bloccavano la viabilità fra i due centri capolinea. Il tracciato, lungo poco più di 40 chilometri, attraversava alcuni dei paesaggi più suggestivi dell’Alto Molise, toccando anche Pietrabbondante, custode di inestimabili tesori archeologici sannitici. La linea fu distrutta nel 1943 dai guastatori nazisti e mai più ricostruita, segnando la fine di un’era e l’inizio di un progressivo isolamento per questi territori montani.
Cinema e memoria: un ponte tra passato e futuro – Il docufilm arriva in un momento particolarmente significativo per il Molise e per l’intero Mezzogiorno, quando il tema delle infrastrutture e dei collegamenti nelle aree interne è tornato al centro del dibattito pubblico. L’opera cinematografica non è solo un omaggio nostalgico al passato, ma un’occasione di riflessione sul presente e sul futuro di questi territori.

La proiezione rappresenta dunque molto più di un semplice evento culturale: è un momento di riscoperta delle proprie radici, un’opportunità per le nuove generazioni di conoscere una storia che ha segnato profondamente l’identità dell’Alto Molise. L’iniziativa, realizzata nell’ambito del progetto “Pratiche di mobilità e processi di patrimonializzazione nelle aree interne appenniniche” con il cofinanziamento del MUR Prin PNRR e il supporto di un’ampia rete di partner territoriali, testimonia come il cinema possa diventare strumento di valorizzazione del patrimonio storico e culturale nonché una pagina importante della storia molisana che merita di essere trasmessa alle future generazioni.