Il Ministero dell’Interno ha disposto per le prossime ore il trasferimento di cinquanta immigrati non identificati in Provincia di Isernia che andranno ad aggiungersi ai quaranta profughi arrivati a marzo e ospitati in condizioni di somma precarietà a Monteroduni (IS), e di sessanta immigrati non identificati in Provincia di Campobasso. Secondo l’assessore regionale, Michele Petraroia, che scrive al sottosegretario di Stato, Graziano Delrio, «questa modalità d’azione si pone in contrasto con la Delibera della Conferenza Unificata Governo – Regioni – Enti Locali dell’11 luglio 2013, espone a rischio di violazione dei diritti umani il nostro Paese e alimenta preoccupazioni e paure nelle comunità locali».
«Non è chiaro – continua Petraroia – perché per lo specifico del Molise il Ministero dell’Interno non ha effettuato i lavori di manutenzione nell’ex-villaggio post-sisma di San Giuliano di Puglia (CB) su cui sono stati effettuati sopralluoghi tecnici ed istituzionali con il Prefetto Angela Pria e con l’ex-Ministro Cecilè Kyenge. Non è chiaro perché il Ministero degli Interni non acceleri le procedure di accoglienza per il Sistema SPRAR che solo per il Molise prevede l’ospitalità di n. 435 immigrati distribuiti in 18 centri. Non si comprende l’esclusione della Conferenza delle Regioni e dell’ANCI dalla gestione di un’emergenza umanitaria che ha visto arrivare in Italia 15 mila profughi nel primo trimestre di cui 4 mila nell’ultima settimana. Solo se si coinvolgono gli Enti Locali e la Regione si potranno individuare modalità condivise di accoglienza e di soluzione del problema in linea con l’Intesa sancita nella Conferenza Unificata dell’11 luglio 2013».