AGNONE – Medici ed infermieri sono merce rara e preziosa, di questi tempi ancor più che in altri. E purtroppo succede che una infermiera che lavora in un reparto dell’ospedale “Caracciolo” di Agnone non potrà lavorare per almeno una settimana perché proprio allo smontare del turno, mentre rincasava, è stata aggredita e morsa da un cane randagio.
L’episodio di cronaca è di qualche sera fa, anche se la notizia è trapelata solo oggi. Una donna, infermiera al “Caracciolo”, dopo aver svolto il suo lavoro, è uscita dalla struttura ospedaliera per fare rientro a casa. Nei pressi del campo sportivo è stata aggredita da un cane che le ha azzannato una gamba. In quel frangente un passante che, pare, stesse portando a spasso il suo cane di proprietà, ha richiamato l’animale che si era avventato sulla donna. L’infermiera, dopo essersi ripresa dallo shock per l’aggressione subita, è stata costretta a far ricorso alle cure mediche presso il locale Pronto soccorso. Medicata e curata, presentava una ferita da morso ad una gamba, le è stata data una prognosi di sette giorni. Una unità in meno, dunque, per i reparti dell’ospedale “Caracciolo”, proprio in questa fase di emergenza sanitaria tra l’altro, a causa di un cane incustodito o peggio ancora randagio. Si tratta, secondo la descrizione fatta dai testimoni, di un cane di taglia media, di razza indecifrata, e di colore nero. Del caso sono stati informati i Carabinieri della stazione competente e il servizio veterinario dell’Asrem.