La casa di riposo “DE HORATIIS” di Poggio Sannita è covid-free.
«Hanno dato tutti esito negativo i test sierologici per il coronavirus effettuati presso la nostra struttura. Sono stati eseguiti sui 19 ospiti e sui 15 operatori della GPS Società Cooperativa ONLUS. Nella giornata di ieri anche l’approfondito controllo eseguito da parte del Comando Carabinieri per La Tutela Della Salute – Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Campobasso che hanno così implicitamente certificato ed espressamente apprezzato la serietà e gli impegni che spendiamo e profondiamo nel nostro lavoro».
Così Nicola Di Filippo, responsabile della struttura per anziani di Poggio Sannita. «La formazione del personale, la sanificazione degli ambienti, l’uso dei dispositivi di sicurezza individuale sono state tra le principali buone pratiche messe in campo. – aggiunge – Con orgoglio, ma senza vanagloria e solo perché possa essere da utile sprone per tutti, vogliamo evidenziare che da sempre la nostra gestione del servizio mira a garantire e di fatto garantisce un elevato livello di sicurezza per il personale e per gli ospiti e dà la cifra di quanto di buono possa sapere esprimere anche una piccola comunità come quella poggese».
Da qui anche la scelta, «seppur sofferta» aggiunge Di Filippo, di «non accettare nuovi ospiti fino al 31 luglio 2020, data fino alla quale saremo anche costretti a chiedere ai familiari dei nostri ospiti la pazienza di effettuare le visite solo negli spazi esterni della struttura, avendo premura di indossare i dispositivi di protezione individuale e rispettando le dovute distanze. Per mitigare queste limitazione, di conseguenza continueremo a garantire agli ospiti non solo ogni meritata comodità, ma tutto ciò che possa compensare la mancanza di un abbraccio familiare implementando il sistema delle video chiamate con i parenti e gli amici.
E in merito ai controlli del Nas dei Carabinieri, il responsabile aggiunge: «Abbiamo evidenziato alle autorità competenti le nostre scelte, tutte adottate nel rispetto delle direttive ministeriali e della nostra coscienza, coscienza che ci impone sempre un rigore superiore a quello che possa mai essere preteso nella prescrizione impartita da qualsivoglia autorità. Al tempo stesso però – e perché non risulti mai vano tutto questo impegno – alle stesse autorità chiederemo di riconoscere la nostra struttura tra quelle che meritano sussidio, perché non sia mai scoraggiato chi fa del rispetto della legalità e dell’umanità dei propri ospiti una vera e propria missione di vita».