L’amministrazione comunale di Montelapiano, con deliberazione di Giunta municipale, al fine di incoraggiare e sostenere iniziative volte a promuovere lo sviluppo civile della comunità locale orientato al bene supremo del rispetto umano e della concordia, considerato che:

la promozione della Pace e il rispetto dei diritti umani sono valori fondamentali che ogni comunità democratica deve sostenere;
numerosi Governi e Capi di Stato, organizzazioni non governative e associazioni umanitarie internazionali invocano reiteratamente il rispetto del diritto internazionale, chiedendo il cessate il fuoco nelle zone di guerra e invitando al massimo sforzo per scongiurare vittime civili;
il massacro di civili in corso a Gaza segna, fortemente, l’urgenza di rompere il silenzio e l’orrore che deve premere sempre più insistentemente sulle nostre coscienze chiamando ogni cittadino alla mobilitazione;
svariate sono state le iniziative di sensibilizzazione promosse per scuotere l’opinione collettiva sui temi della non violenza e sul grido di dolore del popolo palestinese colpito da un vero proprio genocidio e da strette alimentari che hanno aperto il varco di una imponente crisi umanitaria;
ha deliberato di esporre sul balcone della Sede Municipale la bandiera palestinese, «non solo come un semplice atto dal valore simbolico, – spiegano dal Comune – bensì come stimolo al raggiungimento concreto di un accordo di Pace duraturo e per sottolineare l’adesione dell’Amministrazione Comunale al valore imprescindibile della Pace universale e l’attenzione sul tema del conflitto israelo-palestinese,
affinché si creino le condizioni per mettere fine alle sofferenze della popolazione civile che conta migliaia di vittime innocenti (bambini, donne e uomini) che continuano a morire sotto i bombardamenti durante i quali sono state distrutte e/o danneggiate gravemente infrastrutture idriche, igienico-sanitarie e ospedali con una situazione umanitaria ormai al collasso, con almeno un milione di persone sfollate che vivono in condizioni disumane, senza medicinali, energia elettrica e cure mediche, senza accesso a fonti primarie di acqua pulita, con gli ospedali privi di farmaci e con personale e apparecchiature mediche insufficienti ad offrire cure essenziali».
Al riguardo Arturo Scopino, Sindaco del Comune di Montelapiano, dichiara che «condanna fermamente i responsabili, a qualsivoglia titolo, di azioni efferate e criminali sulla popolazione civile di Gaza e con l’iniziativa di esposizione della bandiera palestinese sul balcone della Sede Municipale si vuole sottolineare il diritto di quel popolo ad essere preservato da ogni forma di violenza sui civili e da ogni crimine di guerra, gettando le basi per ulteriori attività di riflessione e consapevolezza, finanche finalizzate al riconoscimento dello stato palestinese».
Il D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121 “Regolamento recante disciplina dell’uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell’Unione europea da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici” all’articolo 8 comma 1 prevede che: « All’esterno e all’interno degli edifici pubblici si espongono bandiere di Paesi stranieri solo nei casi di convegni, incontri e manifestazioni internazionali, o di visite ufficiali di personalità straniere, o per analoghe ragioni cerimoniali». Dalla lettura di quanto previsto da una legge dello Stato si deduce che l’esposizione della bandiera palestinese è una violazione del protocollo. Il tutto nel silenzio della Prefettura.
E ancora l’Ufficio del Cerimoniale di Stato precisa:
10. Si possono esporre sugli edifici pubblici istituzionali bandiere e vessilli non istituzionali o privati o di parte?
NO, perché sugli edifici pubblici istituzionali possono essere esposte esclusivamente bandiere pubbliche istituzionali
11. Un ente o ufficio pubblico può esporre bandiere straniere?
NO, salvo l’occasione di incontri internazionali.
14. Si possono esporre negli edifici pubblici bandiere di partito o di associazioni o di movimenti o bandiere della pace, ecc.?
NO, perché negli edifici pubblici possono essere esposte soltanto le bandiere pubbliche istituzionali. Ciò per rispettare il carattere di “neutralità” delle sedi istituzionali, che costituisce sacro principio democratico.