Fare musica, non è come fare un altro lavoro. Fare musica significa riuscire ad emozionare chi ti ascolta e, se non ci riesci, non sei un vero musicista e non vivrai mai di musica. L’emozione è alla base di molti lavori, ma quando si tratta di musica è una cosa davvero diversa: c’è un pubblico che deve decidere, in 33 secondi se vali oppure no, non è come un libro che può sempre cambiare ritmo e piacerti, magari, dalla centesima pagina, oppure un film che parte in sordina e poi parte come un treno. La musica ti deve entrare nel cuore fin dalla prima nota, altrimenti è un flop. Quando, poi, la musica non puoi più donarla al tuo pubblico, come è successo in questo 2020, le cose per i musicisti “suonano” davvero male.
Questa la filosofia di Dario Mastrostefano, musicista e cantante dei Diamanti che in un periodo di chiusura ha inteso incidere un cd che in maniera inedita raccoglie i grandi successi della musica leggera italiana.
“Non ci siamo dati per vinti – dice oggi Dario in occasione del promo del suo cd – la musica mi segue da quando mi sveglio al mattino a quando chiudo gli occhi. E’ la mia vita, la mia passione, la mia euforia. Ma credetemi, senza un gruppo come quello che ho, non avrei mai pensato di arrivare a prendere la decisione che ho preso: incidere il nostro primo album in un momento come questo!”
I gruppi come quelli di Dario sono fermi da troppi mesi, non possono più portare gioia negli eventi, ma hanno dovuto staccare la spina della musica.
“Questo non mi andava giù – riprende il cantante molisano – non potevo permettere alla situazione di giganteggiare e rendere nulli i nostri sforzi, limitare i nostri progetti. Così ho chiamato le persone giuste, ho detto loro che dovevamo dare una scossa a questo 2020 e così è stato. Con non poche difficoltà abbiamo arrangiato, grazie al grande Nicolino Del Castello, alcuni dei brani più bella della musica leggera italiana, tutti brani scelti dal nostro pubblico sui social, li abbiamo resi nostri, personalizzati senza snaturali naturalmente, ed ora siamo pronti per il lancio del nostro disco il 18 dicembre. Dire che siamo emozionati è poco, a una settimana da Natale il mondo potrà ascoltare il nostro lavoro, potrà decidere di regalarlo, di tenerlo per sé, di premere play e rendere eterne le nostre melodie, le nostre voci, le nostre emozioni”.
Il mondo della musica è davvero un mondo particolare, si incontrano persone speciali come Dario e i Diamanti che, con uno sguardo, poche parole, ti fanno capire la passione che hanno quotidianamente quando parlano di musica. Essere musicisti è anche questo, anzi, è soprattutto questo!
La speranza, certamente, scorre nelle vene di questi musicisti e la loro arte è, di scuro, da sprono per le generazioni future.
“Ricordo il giorno in cui chiesi ad Antonio Sinibaldi, che ci cura la comunicazione, che avremmo inciso il cd. Lui rimase per un attimo senza parole, poi disse “Ottimo, dobbiamo fare… fare… fare…”, in un istante iniziammo a pianificare le varie tappe per arrivare a Natale pronti. In poco tempo parlai con la casa discografica Naucrates Music a cui piacque davvero tanto il progetto, poi con Andrea Modeo e Francesco Morelli per la direzione artistica, insomma un fiume in piena che ci ha davvero cambiato questi mesi: siamo stati davvero indaffarati nel creare il nostro sogno e renderlo realtà e, senza modestia, lo abbiamo fatto con le nostre forze, anche economiche, nessuno ci ha aiutato e di questo sono ancora più fiero. La mia filosofia parte sempre da un concetto: la musica non si fermerà mai. Questo mi ha spinto a crederci, ad essere propositivo, a chiamare tutti i giorni tutti dello staff per sentire come stavano, le loro sensazioni, come procedevano i lavori… non ti dico quando è finito la gioia del primo ascolto. Quando realizzi un sogno – conclude Mastrostefano – ti scarichi, l’adrenalina si abbassa e arriva la felicità.“
Dopo questo, credo che la voglia di ascoltare il cd sia venuta a tutti, non ci ha voluto svelare nulla, ma siamo rimasti con una promessa: che ci concederà un’altra intervista a ridosso del 18 dicembre, magari sapremo qualcosa in più.
Ad maiora Dario.