«Quante infrastrutture vi ha promesso Salvini quando è venuto qui ad Agnone? Conosciamo come fanno politica a ridosso degli appuntamenti elettorali. Dopo che noi, come Governo, abbiamo stanziato le somme per il viadotto Sente, non ce lo hanno fatto realizzare. Ora loro vengono e promettono nuove infrastrutture. Oltre al viadotto Sente che ha promesso Salvini? Che farà l’autostrada lì? Un eliporto? Un aeroporto? Non funziona così; non puoi andare avanti a colpi di promesse sempre in occasione degli appuntamenti elettorali».
Così l’ex premier e leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ieri mattina ad Agnone insieme al candidato presidente della compagine progressista Gravina e al consigliere regionale Andrea Greco. Un appuntamento elettorale, evidentemente, utilizzato dal presidente Conte per mettere i puntini sulle famose i, come nel caso del viadotto Sente.
Nelle scorse settimane il ministro Salvini è stato in Alto Molise per annunciare lo stanziamento di fondi necessari alla messa in sicurezza dell’importante arteria di collegamento chiusa ormai da cinque anni abbondanti. Fu proprio Conte, a capo del suo Governo, per mezzo dell’allora ministro Toninelli, ad occuparsi per primo ed in concreto del ponte Sente. Sotto la spinta continua del consigliere Greco e dell’allora parlamentare Carmela Grippa, l’esecutivo nazionale mise in campo le prime risorse, i famosi due milioni di euro, senza le quali non si sarebbe potuto procedere agli studi e alle indagini tecniche propedeutiche al progetto esecutivo che pare ora sia finalmente pronto.
E ancora, il tema sempre scottante della sanità e dell’ospedale “Caracciolo” di Agnone deliberatamente smantellato da chi ha amministrato per decenni la Regione Molise. «Qui con noi, questa mattina, è presente anche don Francesco Martino. – ha ripreso il presidente Conte – Se non fosse stato per lui e per noi che eravamo al Governo, il presidio ospedaliero del “Caracciolo” sarebbe sparito. Adesso però in questi giorni stanno arrivando tanti candidati che promettono il rilancio e il potenziamento dell’ospedale. Qui il “Caracciolo” stava sparendo, dalla notte al giorno, e solo noi, con le unghie e con i denti, abbiamo dovuto difenderlo, perché per noi le prestazioni sanitarie erogate a tutti sono un diritto e non un privilegio. La sanità non è un meccanismo per costruire un sistema clientelare, ma per offrire servizi a tutti.
Sono fatti concreti che il mio Governo, sotto la spinta continua del consigliere Greco, ha realizzato per l’Alto Molise. Il nostro obiettivo è quello di curare gli interessi dei cittadini, di migliorare la vostra qualità della vita. Gli altri vengono qui a chiedervi il voto e vi fanno promesse che non hanno mai mantenuto quando sono stati al governo della Regione e del Paese. Promettono di realizzare domani quello che ieri, sotto la loro gestione amministrativa, non hanno fatto».
In chiusura un passaggio, molto apprezzato, sull’autonomia differenziata: «Un progetto scellerato che spaccherà l’Italia. Lascerà indietro il Molise. Non credete alle balle che raccontano in giro, anche in tv. Le Regioni che stanno già correndo correranno sempre di più; le Regioni che sono indietro rimarranno sempre più indietro, perché avranno sempre meno risorse. Non possiamo consentirlo. L’Italia è una. Tra l’altro se l’Europa ci dà tanti soldi per il Pnrr è proprio perché riconosce che ci sono regioni svantaggiate, come il Molise, e noi dobbiamo colmare quel divario».