AGNONE – Monta la protesta tra i residenti, in prevalenza anziani, dei paesi della comunità montana Alto Molise, che dal 1 settembre, si sono visti ridurre a due i giorni l’apertura al pubblico dello sportello Inps di Agnone. Come se non bastasse il declassamento da agenzia a semplice punto informativo, formalizzato lo scorso febbraio, l’Istituto nazionale di previdenza sociale, ha pensato bene di essere sempre meno presente su un territorio già alle prese con pesanti tagli ai servizi, nonché distante da centri come Isernia o Campobasso difficilmente raggiungibili nei periodi invernali vista anche la scarsa presenza di autolinee. Lontani i tempi in cui l’agenzia di Corso Garibaldi contava nove addetti passati alle attuali tre unità che a breve diventeranno due, complice il pensionamento di un dipendete. Non bisogna dimenticare come lo sportello di Agnone serve anche l’utenza dell’alto Vastese che, considerata la rapidità, professionalità e cordialità con cui vengono gestite le pratiche, preferisce recarsi in piazza Dante Alighieri dove l’amministrazione comunale ha messo a disposizione, a titolo gratuito, gli accoglienti locali dell’ex Pretura (piano terra). Uno sforzo che, visti i risultati, non è bastato a far desistere l’Inps dal ridurre i servizi all’utenza. Una notizia, quella della chiusura a tre giorni dello sportello, passata inosservata, quasi sottotraccia tra l’indifferenza dei sindacati di categoria ai quali competeva una presa di posizione netta a favore del servizio offerto fino al 1 settembre (sportello aperto cinque giorni a settimana). A riguardo non si registrano comunicati stampa o quant’altro, come a dire all’Inps: fate come volete. A questo punto in molti temono che l’ultimo passo fatto dall’Inps rappresenti l’anticamera della chiusura definitiva come tra l’altro già avvenuto a Castel di Sangro, comune, per caratteristiche, molto simile ad Agnone.
Locali gratis dal Comune, ma Inps riduce giorni di apertura al pubblico
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