Il Centro Funzionale d’Abruzzo della Protezione Civile, in considerazione delle previsioni meteorologiche, ha emesso un avviso di criticità regionale per i giorni 15 e 16 luglio 2016 con previsione di codice arancione (criticità moderata) per tutta la Regione. In particolare è stato previsto codice arancione sui Bacini Tordino-Vomano, del Pescara e basso del Sangro per la possibilità del verificarsi di fenomeni di esondazione dovuti all’innalzamento del livello idrometrico dei corsi d’acqua principali e del reticolo idrografico minore. Previsto codice arancione sulle zone interne della regione, in particolare sui bacini dell’Aterno e del Sangro e sulla Marsica per possibilità di innesco di fenomeni franosi, instabilità dei versanti e cadute massi. Sono previste precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o forte temporale, con quantitativi cumulati elevati o localmente molto elevati. Le temperature subiranno una marcata diminuzione soprattutto nei valori massimi. I venti soffieranno forti da nord con rinforzi di burrasca sulla costa adriatica. Il mare da molto mosso ad agitato o molto agitato con possibilità di mareggiate. Il sottosegretario con delega alla Protezione Civile, Mario Mazzocca, informa che la Sala Operativa ed il Centro Funzionale d’Abruzzo seguiranno l’evoluzione dei fenomeni attraverso il sistema del volontariato di protezione civile, la rete radar meteo e la rete regionale in telemisura. Mazzocca raccomanda, inoltre, ai sindaci di predisporre e attuare tutte le misure previste dai piani di emergenza e di vigilare il territorio con particolare riferimento alla corretta tenuta dei reticoli idrografici e del funzionamento dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, invitando a monitorare le zone in cui sono presenti movimenti franosi. Per le zone costiere raccomanda, altresì, di prestare particolare attenzione alle strutture balneari, data la possibilità di forti raffiche di vento e mareggiate.
Maltempo in arrivo, l’allerta meteo della Protezione civile
Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.