Fino a qualche giorno fa erano introvabili, ora ce ne sono così tante che arrivano per posta, consegnate senza alcun controllo o riscontro di sorta.
«Un milione e mezzo di mascherine acquistate dalla Regione arriveranno direttamente nelle case degli abruzzesi. Grazie a Poste Italiane, che le consegnerà gratuitamente a tutti i cittadini. Voglio ringraziare anche l’Agenzia regionale di informatica e committenza (Aric) e la Protezione civile regionale che hanno reso possibile tutto questo». Così nei giorni scorsi il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. Detto, fatto. A pochi giorni dall’annuncio le mascherine stanno davvero arrivando nelle case degli abruzzesi. Due per famiglia e pazienza per le famiglie numerose, si arrangeranno diversamente.
E’ il gesto che conta, certo, il dare l’esempio. Tra l’altro le mascherine, imbustate, ma non certamente sterili, e contrassegnate con il logo della Protezione civile regionale, arrivano in casa consegnate dai postini. Nessuna firma per ricevuta, nessun registro di consegna, il tutto è affidato alla serietà indubbia dei postini e all’onestà dei vari passaggi della catena di distribuzione. Una procedura un po’ arrangiata, trattandosi di dispositivi di sicurezza individuali considerati, sia pure senza riscontri scientifici, indispensabili in questa fase e acquistati, tra l’altro, con denaro pubblico.
Francesco Bottone