Un anno di vita per l’apiario di comunità e ora il progetto sta dando i primi frutti concreti. Alessio Gentile, presidente del circolo di Legambiente “E. Cavaliere di Castel del Giudice”, traccia un primo bilancio, sicuramente positivo, dell’iniziativa che vede coinvolte diverse persone del piccolo centro montano dell’Alto Molise.
«La storia dell’Apiario di Comunità di Castel del Giudice (IS) è iniziata ufficialmente il 1° maggio 2019, il giorno della Maggiolata, una tradizionale festa della primavera del nostro paese. – spiega Gentile – In quell’occasione, nella sala convegni dell’albergo diffuso Borgotufi, ci fu la presentazione del corso professionalizzante di apicoltura. Il sindaco di Castel del Giudice, Lino Gentile, il direttore di Legambiente Molise Andrea De Marco, il professore Antonio De Cristofaro, Direttore vicario del Dipartimento di Agricoltura Ambiente e Alimenti dell’Università degli Studi del Molise e Riccardo Terriaca, dell’Associazione VOLAPE presentarono ad una ricca platea il percorso teorico-pratico che si sarebbe svolto nei mesi successivi. L’evento attirò molteplici interessati tanto che furono raccolte circa 60 adesioni, da parte di persone provenienti sia dal Molise che dall’Abruzzo. Così il corso partì nell’incantevole cornice di Borgotufi e, dopo un paio di lezioni teoriche il 2 giugno arrivarono 30 arnie, posizionate vicino ai meleti biologici dell’Azienda Agricola Melise. L’Apiario di Comunità si è così costituito come luogo fisico in cui fare pratica ed ha dato la possibilità a molti di noi di cimentarsi con questi insostituibili insetti. Non sta a me spiegare le molteplici ed imprescindibili funzioni che le api svolgono a livello ambientale, a livello agricolo, come indicatori di salubrità di un territorio e come risorsa economica, ma sicuramente l’arrivo di circa un milione di api nel nostro territorio ha segnato un momento di svolta per molti noi. L’Apiario di Comunità, inteso come luogo fisico, ha segnato per noi un posto dove andare, imparare, socializzare e creare un gruppo di persone guidate da un obiettivo comune.
All’interno del progetto abbiamo effettuato anche una collaborazione on il Dipartimento Giustizia Minorile che ha finanziato il progetto Scuola Itinerante di apicoltura attraverso il quale un minore ospite di una comunità ha potuto fruire della formazione teorica e pratica in apiario ed acquisire quelle competenze che gli potranno permettere, al termine del suo percorso in comunità, di sviluppare un’idea imprenditoriale per rendersi autonomo ed affrancarsi da una difficile condizione personale. Dopo il corso base abbiamo organizzato, con il supporto della Regione Molise, un corso di apicoltura professionalizzante di secondo livello, terminato a dicembre. Da qui l’Idea di fare il passo successivo, quello di mettere in pratica tutto quello che avevamo “studiato e vissuto” nei mesi precedenti. Abbiamo costituito un’associazione, di cui il circolo Legambiente di Castel del Giudice è socio fondatore, che si prefigge lo scopo di coadiuvare tutti quelli che nel territorio vogliono iniziare un’attività apistica.
Anche in questo caso, le adesioni sono state molteplici ed insieme abbiamo proceduto a studiare ed organizzare i passi successivi. Oggi, circa 30 persone hanno progettato i loro apiari disseminati in un ampio territorio che comprende l’Alto Molise e parte del vicino Abruzzo. Inoltre, il 22 aprile scorso, in occasione della Giornata della Terra, altri 142 alveari sono giunti a Castel del Giudice, un valido supporto per impollinazione dei fiori del meleto biologico. Questa volta l’obiettivo è ancora più ambizioso: fare in modo che l’apicoltura diventi reddito per gli apicoltori. È una sfida che vinceremo insieme, come comunità coesa, che non lascia indietro chi ha difficoltà e si prefigge gli stessi propositi. Nel lungo termine, l’intento è di creare un laboratorio comune, produrre e vendere miele di qualità e salvaguardare questi insetti che, personalmente, ho scoperto avere un fascino straordinario e inaspettato. Le dinamiche dell’alveare, a me sinceramente in parte ancora misteriose, la perfetta organizzazione di una comunità di api che lavora per un scopo comune e collettivo, hanno suscitato in me grande curiosità, tanto dal voler provare anche io a diventare un aspirante apicoltore. Credo che in questi tempi di riscaldamento globale, di crisi climatica, di inquinamento, di pandemia e di distanza sociale e umana ogni piccolo gesto possa essere importante per salvare il pianeta e noi stessi. Quello che abbiamo fatto a Castel del Giudice, di cui Legambiente è stata e sarà parte integrante, è un piccolo passo, non salverà il mondo ma ci riempie di orgoglio e voglia di futuro».