Duecentoventimila pagine visitate nel corso della tre giorni di “MontagnAperta”, decine di ospiti ed esperti, da tutta Italia, che hanno visitato l’Alto Molise e hanno potuto apprezzare l’ospitalità di un intero territorio, una rete di incontri, conoscenze e scambi di idee che nei prossimi mesi continuerà a far parlare dell’evento in lungo e in largo, soprattutto sui social. Sono alcuni degli “effetti collaterali” dell’evento “MontagnAperta“, la tre giorni di studi e confronto ospitata nel corso del fine settimana a Capracotta.
Il portale di riferimento della kermesse è stato letteralmente preso d’assalto da migliaia di contatti giornalieri, come spiega il project manager Gianluca Di Lonardo, originario di Chiauci: «Il sito www.montagnaperta.com ha toccato 220mila pagine visitate in pochi giorni». Un piccolo record che dimostra sicuramente l’ottima copertura mediatica data all’evento, ma anche la forte attenzione da parte del pubblico che appuntamenti del genere riescono a suscitare. Si chiama turismo congressuale e i numeri di Capracotta dimostrano, qualora ce ne fosse stato bisogno, che funziona davvero e anche in Alto Molise. Gli ospiti, i relatori, ma anche i semplici partecipanti che hanno seguito sul “tetto” dell’Alto Molise la tre giorni di studi e riflessioni sulla “montaga di mezzo” hanno rappresentato un interessante flusso turistico non solo per Capracotta, ma per l’intero Alto Molise.
Al mattino i panel di discussione a Capracotta, a pranzo nei ristoranti del paese o in quelli dei centri limitrofi, poi ad Agnone per assistere alla ‘Ndocciata e approfittarne per la degustazione di prodotti tipici, pernottamento in alberghi, b&b e via elencando.
Un “assaggio” di tutto il territorio dell’Alto Molise, dunque, per i tanti, per lo più giovani, che hanno preso parte al progetto dedicato al rilancio della montagna e delle sue culture attraverso un approccio multidisciplinare. Il turismo congressuale funziona e fa bene al territorio nella sua interezza, questo dimostra l’esperienza di “MontagnAperta”. Il sindaco Paglione lo ha sempre saputo e infatti ci sta puntando da anni, ma come ha ricordato lo stesso primo cittadino, servono, anche in questo campo, servizi che rendano più agevole e confortevole l’arrivo in Alto Molise e la permanenza sul posto.
Viabilità da migliorare, sicuramente, banalmente anche realizzando la segnaletica orizzontale, ma anche il potenziamento della rete dell’accoglienza extra alberghiera potrebbe essere utile, visto che durante il fine settimana appena trascorso non si trovava un posto letto se non allontanandosi di almeno trenta o quaranta chilometri verso il Chietino o il Sangro.