Prolungamento del trasporto pubblico locale nell’area industriale della Val di Sangro, diffida ad adempiere alla Atm da parte del sindaco di Agnone, Daniele Saia, in qualità di rappresentante legale del comune capofila dell’Area SNAI Alto Medio Sannio. La denuncia a mezzo stampa del sindacalista Emanuele Cimone, pubblicata nei giorni scorsi proprio su queste colonne, ha avuto il suo effetto. L’esponente sindacale di Agnone lamentava i disagi patiti dagli operai pendolari altomolisani che ogni giorno raggiungono le aziende sulla fondovalle Sangro, Sevel in testa. Tutti i pendolari vengono fatti scendere nel piazzale della Sevel e per raggiungere gli altri centri produttivi dell’area industriale devono arrangiarsi a piedi o con mezzi di fortuna. Recentemente è stato attivato un servizio navetta che dal piazzale Sevel dovrebbe accompagnare i lavoratori presso le altre aziende del circondario, ma di fatto si stanno registrando solo disagi per via degli orari e delle coincidenze non propriamente puntuali.
Dopo la denuncia di Cimone la politica si accorge del problema e interviene pubblicamente, con una lettera firmata appunto dal sindaco Saia e indirizzata all’azienda che si occupa del trasporto pubblico e ai vari entri coinvolti, compresa la Regione Molise. «L’Accordo di Programma Quadro (APQ) Alto Medio Sannio, sottoscritto nel luglio 2021, prevede l’avvio di un servizio relativo al prolungamento del trasporto pubblico locale nel bacino industriale di Val di Sangro. – spiega Saia nella sua missiva – Quotidianamente, si muovono dal Molise verso il Polo produttivo di Val di Sangro circa 350 addetti di cui oltre un terzo provenienti dall’Area Alto Medio Sanno. A questi numeri bisogna sommare chi è costretto a muoversi con mezzi privati perché il servizio di TPL non copre la destinazione produttiva da raggiungere. Le linee di trasporto provenienti dal Molise sono organizzate per raggiungere le due grandi imprese e le aziende che si trovano in prossimità, lasciando insoddisfatta la domanda di mobilità pubblica degli addetti di piccole aziende presenti nel bacino di Val di Sangro. Questi ultimi sono costretti a utilizzare i mezzi privati per raggiungere i luoghi di lavoro, con notevole incidenza sui costi di trasporto e sulla sicurezza stradale. L’intervento, per il quale la SNAI ha stanziato 81.125 euro – continua il sindaco di Agnone – e il cui soggetto attuatore è la Regione Molise, prevede il prolungamento del trasporto pubblico nell’area produttiva di Val di Sangro, per gli addetti provenienti dal Molise, così da garantire ai lavoratori, negli orari di cambio turno (6-14-22), di raggiungere tutte quelle fabbriche non servite dal trasporto pubblico per il quale sono attivate “circolari” che consentono di raggiungere tutte le aziende presenti nella zona industriale. – il famoso servizio navetta di cui parlava Cimone – L’avvio del servizio, avvenuto nei giorni scorsi, sta comportando una serie di lamentele che stanno pervenendo alle amministrazioni dei Comuni dell’Area Alto Medio Sannio da parte degli utenti del servizio. Viene segnalato il disservizio di codesta azienda, l’Atm appunto, in ordine alla salita/discesa dei trasportati, in particolare le “navette” si fermano in andata e non al ritorno generando accese e giuste proteste da parte degli addetti che si sobbarcano tra le 2 e le 3 ore di viaggio per raggiungere il posto di lavoro. Diversi operai, nei giorni scorsi, sono rimasti letteralmente a piedi ed hanno dovuto trovare passaggi di fortuna per rientrare nelle proprie case. A detta di tutti gli utenti, il problema risiede nella volontà degli autisti di non fermarsi nelle fabbriche dove sono assenti le pensiline di attesa.
Con una circolare del Direttore del Servizio Mobilità della Regione Molise le aziende del trasporto coinvolte sono state portate a conoscenza delle disposizioni circa la possibilità di fermarsi anche nei pressi delle fabbriche servite. – precisa Saia – Ciò che sta avvenendo è inaudito, – tuona il sindaco – dopo tanti anni siamo riusciti, attraverso un lavoro sinergico tra Regione Molise, Comuni e addetti interessati dal servizio, a facilitare il trasporto dei lavoratori verso il posto di lavoro con notevole ricaduta sulla sicurezza stradale e sulla incolumità delle persone. Non tolleremo che per volontà di alcuni autisti di codesta azienda sia messa a rischio la realizzazione di un servizio. Se dovesse perdurare il disagio degli addetti, denunceremo agli organi competenti il disservizio, – chiude minaccioso Saia – oltre a valutare l’opportunità di richiedere il risarcimento del danno per la mancata attivazione del servizio previsto e sottoscritto da Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Molise e Comuni dell’Area».