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  • Nuovi criteri di “montanità”, Fasciani: «Basta una differenza di cinquanta metri per decidere chi potrà usufruire di benefici vitali»

    L’8 ottobre si insedierà la Commissione prevista dalla nuova legge nazionale montagna che dovrà stabilire con Istat i criteri di montanità e pendenza per definire i “nuovi” Comuni montani. La classificazione servirà per il riparto del fondo montagna e per gli incentivi previsti dalla legge.

    Luigi Fasciani, sindaco di Molina Aterno (Aq)

    La classificazione non toglierà alle Regioni la possibilità di usare criteri storici ed elenco storico per assegnare proprie risorse o per l’organizzazione istituzionale di Comunità e Unioni montane. La nuova classificazione non toglierà la storica che prevede l’esenzione dal pagamento Imu dei terreni nei Comuni finora montani.

    «Ma attenzione – sottolinea Luigi Fasciani, sindaco di Molina Aterno e vicepresidente nazionale di Uncem – è fondamentale stabilire parametri chiari per definire quali siano i Comuni montani, senza rischiare di escludere territori già inseriti in strategie nazionali. Se prevale una logica puramente altimetrica o legata alle pendenze, basta una differenza di cinquanta metri sul livello del mare per decidere chi potrà usufruire di benefici vitali come la riduzione del numero minimo di alunni nelle scuole».

    Per Fasciani, la legge rappresenta un cambio di passo rispetto a norme ormai superate, ma rimangono due grandi sfide aperte: le risorse – insufficienti se rapportate all’intero territorio nazionale – e la governance.

    «Duecento milioni non bastano. Servono istituzioni di governo forti, capaci di coordinare le diverse programmazioni già in atto: Aree Interne, Gal, Green Communities. Dopo l’abolizione delle Province e delle Comunità montane, tocca alle Regioni costruire strumenti nuovi e coerenti, in grado di creare programmazioni unitarie e non frammentate».

    Il futuro della montagna, dunque, non dipende solo da fondi e incentivi, ma da regole e scelte politiche capaci di leggere davvero la realtà dei territori.

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