L’orso bruno marsicano è l’animale simbolo dell’Appennino, ma è anche tra quelli più minacciati. La sua sopravvivenza, che parte dalle aree protette – prime tra tutte il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise – passa necessariamente per i corridoi ecologici e le aree di connessione tra parchi
e riserve. È proprio nei territori non protetti che si attende la sfida più grande: eliminare le minacce di origine umana e favorire l’espansione della specie, che solo così potrà uscire dal pericolo di estinzione.
L’orso, dunque, non conosce i confini che noi esseri umani usiamo convenzionalmente ed è per questo che tutti i cittadini – che vivono dentro e fuori dall’attuale areale di distribuzione dell’orso – sono chiamati a partecipare in favore della sua conservazione.
“Orsi senza confini” è un convegno organizzato da Salviamo l’Orso, insieme al Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali dell’Università G. D’Annunzio e Italia Nostra. Si terrà sabato prossimo 14 dicembre alle ore 9 presso il Teatro G. Cordoba di Pescara. «L’obiettivo è quello di coinvolgere un ampio pubblico sulle sfide che oggi bisogna fronteggiare per la tutela dell’orso bruno marsicano. – spiegano gli organizzatori – Numerose le istituzioni e le organizzazioni invitate a intervenire in un dibattito articolato in tre sessioni: la conservazione della specie, introdotta dai biologi e sostenuta dai parchi nazionali; il Piano di Azione per la Tutela dell’Orso bruno Marsicano e la Rete di Monitoraggio, affrontati dall’Autorità di Gestione PATOM e dalle Regioni; infine, una tavola rotonda in cui esperti e studiosi chiamano il pubblico a discutere insieme sulle azioni per la convivenza uomo-orso».
Il convegno prevede anche il rilascio di crediti formativi (CFU) per gli studenti della Scuola delle scienze economiche, aziendali, giuridiche e sociologiche.
- foto dalla pagina facebook di Salviamo l’Orso