(ANSA) – PETTORANO SUL GIZIO (L’AQUILA), 19 SET – “Sì sono stato io”. Avrebbe ammesso la propria responsabilità l’operaio di Pettorano sul Gizio indagato per avere sparato con un fucile all’orso marsicano trovato morto venerdì scorso. La Forestale ha perquisito prima il pollaio, poi l’abitazione dell’uomo che nei giorni scorsi era rimasto ferito dopo un incontro ravvicinato con un orso. I pallettoni trovati nella carcassa dell’orso saranno sottoposti ad esame balistico con i fucili sequestrati all’operaio.
“Sono uscito con il fucile per difendere la mia famiglia, poi quando mi sono trovato davanti l’orso ho avuto paura e indietreggiando mi è partito un colpo. Non pensavo di averlo colpito poi quando lo hanno ritrovato ho capito che il colpevole ero io”. E’ un passaggio delle dichiarazioni spontanee rese davanti al procuratore della Repubblica del Tribunale di Sulmona, Aura Scarsella, e ai vertici del Corpo forestale dell’Aquila. La versione del colpo di arma da fuoco “fortuito”, sottolinea il Corpo Forestale, “dovrà essere confrontata con il quadro probatorio ricostruito dalla polizia giudiziaria”.