CASTELGUIDONE – Ospedale di Agnone, Caselli: «Basta tagli, si colpisca corruzione ed evasione fiscale».
Così l’ex procuratore ha risposto ad una domanda sulla soppressione dell’ospedale “caracciolo” di Agnone.
Convegno Caritas su legalità e ambiente. Relatore l’ex procuratore di palermo, Gian Carlo Caselli.
Al termine spazio alle domande dal pubblico e prende la parola Giuseppe Turilli, già sindaco di Castelguidone: «Dottor Caselli, non le pare che la soppressione dell’ospedale “Caracciolo” di Agnone possa essere considerato un reato commesso contro le popolazioni montane che da anni hanno fatto riferimento a quel presidio sanitario?».
Caselli ha risposto in questi termini: «Non ho elementi per poter giudicare il fatto specifico, certo è che la chiusura di un ospedale, fosse anche di un ambulatorio è sempre un dramma per le popolazioni locali. Oggi i tagli alla sanità ci vengono presentati, dal Governo centrale, come un obbligo, come necessari, come se non si potesse fare altrimenti. Ciò che va considerato, però, è che a monte di tutto, di questa logica che impone i tagli ai servizi, c’è l’illegalità economica. Quest’ultima si compone di tre elementi essenziali: l’evasione fiscale, che in Italia è stimata in 120 miliari di euro all’anno, la corruzione, altri 60 miliardi all’anno, e l‘economia mafiosa, calcolata in oltre 150 miliardi di euro all’anno. A conti fatti si tratta di un’enorme massa di denaro, 330 miliardi di euro all’anno, che viene sottratta alle casse dello Stato e potrebbe finanziare centinaia di ospedali, ad esempio, ma anche tanti altri servizi al cittadino».
Francesco Bottone
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