L’Università delle Generazioni, che da quasi 32 anni ormai raccoglie e spesso rilancia ed evidenzia esigenze espresse dai cittadini di Agnone e dintorni, segnala alla Diocesi di Trivento il desiderio di chi ha conosciuto da vicino e sostenuto l’attività missionaria di padre Celestino Ciricillo (1926-1996) e del medico Elisa D’Onofrio (1938-2023).
Ebbene, i fedeli agnonesi vorrebbero che per questi due missionari si aprisse una causa di riconoscimento di santità. Sembra infatti che più qualche persona potrebbe testimoniare di essere stato miracolato per intercessione di Padre Celestino o della dottoressa D’Onofrio. Come molti sanno, entrambi hanno prestato, per quasi tre decenni, la loro opera sociale e religiosa in Ciad (Africa centrale) in condizioni difficilissime nella zona semidesertica ed isolata di Bébédjià, a circa 600 chilometri a sud della capitale N’Djamena, dove hanno costruito un piccolo ospedale, una scuola, vari laboratori e quanto altro al servizio della popolazione locale che è prevalentemente di religione musulmana. Hanno aiutato, in particolare, giovani spastici, portandoli in Italia per essere curati.
Tornati in Agnone nel 1990, hanno fondato la C.A.S.A. (Cooperazione Attività Sociali Assistenziali) per continuare a sostenere attività benefiche in ogni parte del mondo, specialmente per il loro centro missionario in Ciad, gestito dalla locale Diocesi. Intanto, altro appello è rinnovato alle amministrazioni comunali di Sant’Elia a Pianisi e di Agnone affinché valutino la possibilità di intitolare ai due missionari una qualche significativa toponomastica, che funga da memoria e da testimonianza per le presenti e le future generazioni.