«Se proprio dovete tagliare i servizi, perché non avete più medici da impiegare, andatelo a fare in altri posti, ma l’ultima postazione 118 che dovete demedicalizzare è proprio quella di Agnone, perché l’Alto Molise rappresenta il territorio estremo della regione, quello che ha più difficoltà». E’ la netta presa di posizione del sindaco di Capracotta, Candido Paglione, intervenuto a margine delle relazioni e delle rassicurazioni della struttura direttiva e decisionale dell’Asrem, nel corso dell’assemblea pubblica, nei giorni scorsi, ad Agnone.
Il primo cittadino del Comune più in quota del Molise ha posto l’attenzione anche sulla mancanza di una leadership politica in materia sanitaria, dovuta ai troppi anni di commissariamento. «Queste cose che ci avete promesso e prospettato non riuscirete a farle, – ha aggiunto Paglione – perché non c’è a monte una politica sanitaria all’altezza della situazione». E il sindaco ha smontato anche l’obiezione sulla casistica, cioè sul numero reale degli interventi del 118, portata dall’Asrem a parziale giustificazione della demedicalizzazione: «Se contano i numeri allora dobbiamo chiudere il territorio dell’Alto Molise, non solo il 118 di Agnone e il suo ospedale».
«Mi dove spiegare concretamente, in caso di sospetto infarto, in quanto tempo un mio concittadino di Capracotta riceve assistenza medica salvavita e dopo quanto tempo quello stesso cittadino riesce ad arrivare in una struttura ospedaliera idonea» ha chiuso Paglione. Domanda rimasta inevasa. «Non sono soddisfatto, direttore generale, lo dico francamente. – ha dichiarato il consigliere regionale Andrea Greco, prendendo la parola dopo aver ascoltato tutti gli altri interventi – Bisogna ripristinare la presenza del medico a bordo dell’ambulanza H24, senza se e senza ma».
Questa la perentoria richiesta del consigliere regionale, il quale ha poi aggiunto che «l’ospedale di Agnone è a livello nazionale quello con la media più bassa d’Italia relativamente all’età dei medici in servizio».
«Se non rimettiamo il medico a bordo del 118, – ha poi sottolineato Greco – i medici, e lo hanno già spiegato e sottoscritto, da maggio prossimo non daranno più disponibilità per coprire i turni del Pronto soccorso. Turni che adesso stanno coprendo in reperibilità anche dalla Medicina e da quattordici mesi, nonostante avessero assicurato, dall’Asrem, che sarebbe stata una situazione emergenziale di pochi giorni o settimane. Lei, che è direttore generale, chiede a noi e alla popolazione: la soluzione qual è? Una può essere quella di rimettere i medici dove stavano prima, perché qui i medici c’erano e voi li avete spostati altrove. E per trovarne altri, magari, si può pensare a convenzioni con strutture private che pure prendono ogni anno molto denaro pubblico dalla Regione Molise».
Francesco Bottone