L’anno horribilis per l’impiantistica sportiva locale chiude con l’irrisolta vicenda del campo da calcetto e tennis indoor. La questione resta appesa alle decisioni dell’amministrazione comunale. Dopo la chiusura della piscina e del palasport, i cui lavori di ammodernamento procedono a rilento, l’ultima tegola vede l’inagibilità del palatenda in località ‘Tiro a Segno’ dove venivano svolte attività di calcio a 5 e tennis. Il problema interessa la copertura danneggiata dal maltempo nonché il terreno da gioco da sostituire con un più moderno manto.
A riguardo le due società, che usufruiscono dell’impianto, l’Associazione Tennis Agnone e la Robur, sarebbero pronte ad accollarsi le spese per il rifacimento del manto malgrado alcune differenze di veduta tecniche sull’installazione del sintetico. In questo caso a fare la voce grossa è l’Associazione Tennis che da anni gestisce ufficialmente la struttura, con la Robur che ha investito circa 80.000 euro per realizzare gli spogliatoi e l’attuale terreno da gioco.
Oggi, il Comune, titolare dell’immobile, dovrebbe assicurare i nuovi lavori di copertura. In merito si attende il preventivo di una ditta specializzata che, a quanto pare, tarda ad arrivare. Al momento non è dato sapere se il Comune ha la disponibilità economica per eseguire le nuove opere che andrebbero fatte partire immediatamente per arrestare il processo di degrado del rivestimento, il quale, con la stagione invernale, potrebbe solo peggiorare. Nel frattempo, nelle ultime settimane la giunta comunale ha incontrato le due associazioni e ha fornito rassicurazioni sui lavori di copertura, ma di fatto il campo indoor resta off limits. Così decine di ragazzi, ma anche comitive di adulti, da mesi sono costretti ad emigrare altrove per svolgere una partita di calcetto o da tennis, in caso di piggia. Addirittura si va a Castelverrino, minuscolo centro a 10 chilometri di distanza da Agnone, dove è presente un campo indoor attrezzato.
“Impensabile quanto accade – ci spiega un amante di entrambe le discipline – una cittadina come Agnone che al momento non ha un campo da calcetto requisito minimo per aspirare alla creazione di un polo sportivo così come annunciato dalle tante amministrazioni succedutesi”.
Il 2024 potrebbe essere l’anno della svolta, o almeno così si spera. Infatti da Palazzo San Francesco confermano lo sblocco del secondo stato di avanzamento dei lavori del nuovo palasport, nato sulle ceneri del vecchio.
Sulla carta l’impianto, costato circa un milione di euro, doveva essere consegnato dalla ditta a fine dicembre, precisamente il 27, ma tant’è che bisognerà attendere la primavera se tutto filerà per il verso giusto. Intanto, dopo un anno dalla chiusura, partite da poco le opere, per un costo di oltre 300.000 euro, di rifacimento della piscina che interessano l’allargamento degli spogliatoi e la copertura da realizzare con legno lamellare per evitare la dispersione termina e di conseguenza consentire un minore dispendio di risorse in bolletta.
Da valutare dove attingere ulteriori fondi per ricavare l’impianto fotovoltaico affinché da consentire ulteriori risparmi. In merito ai tempi di consegna, dal Comune parlano di fine agosto, con la Hidro Sport che avrebbe manifestato la volontà di continuare a gestire il nuovo e moderno impianto. A questo punto non resta da capire la tempistica del palatenda. Al sindaco Saia e il suo esecutivo la risposta. Possibilmente celere, l’auspicio di decine di sportivi e appassionati…