SANT’ANGELO DEL PESCO. Niente giochi all’aperto, niente benedizioni pasquali, niente amichetti con cui correre e giocare. La Pasqua ai tempi del coronavirus si presenta con le restrizioni prolungate fino al 3 maggio, per il momento. Con le mascherine, niente abbracci, baci, carezze. Un sacrificio che serve per salvare vite umane. Ma, come spiegarlo ai bambini?
Costretti a crescere più in fretta del dovuto, a causa di questa pandemia, per loro basta poco, però, per strappargli un sorriso. Un uovo di Pasqua che il sindaco si Sant’Angelo, Nunzia Nucci, ha portato nelle case di tutti i compaesani di Sant’Angelo del Pesco: 27 uova per altrettanti bambini di età compresa tra 3 e 13 anni. Le uova rigorosamente molisane. Un piccolo gesto che serve anche per dare una mano all’economia locale senza pesare sulle casse del Comune.
“Un gesto che mi viene dal profondo dal cuore. Anch’io – dichiara Nucci – da madre, vivo direttamente il disagio dei bambini nell’affrontare questa situazione. E da fedele non posso non avere speranza e pensare che, mai come oggi, la resurrezione rappresenti una nuova primavera per il mondo intero. Per i nostri piccoli ci accontentiamo di strappargli un sorriso in più, insegnando loro che nel giorno di Pasqua la cosa più bella è stare tutti insieme e scambiarsi gli auguri. Ma oggi – conclude – è necessario restare a casa per abbracciarci domani”.