Una firma molisana per scongiurare la “paura della firma“. C’è anche la firma del presidente dell’Anci Molise, Pompilio Sciulli, tra le proposte in materia di abuso d’ufficio per i sindaci e amministratori locali che l’Anci ha presentato all’attenzione del Governo centrale. L’ex sindaco di Pescopennataro, insieme al primo cittadino in carica di Castel del Giudice, Lino Gentile, quest’ultimo in qualità di delegato per le zone interne, ha preso parte ai lavori dell’assemblea nazionale dell’Anci che ha avuto luogo, proprio in questi giorni, a Bergamo. La spada di Damocle dell’incriminazione per abuso di ufficio corre il rischio di paralizzare l’azione dei sindaci, già di per sé rallentata dalla ridotta disponibilità di risorse economiche che arrivano con il contagocce dai trasferimenti statali. Riformare, quindi, l’impianto del reato di abuso di ufficio per restituire ai sindaci maggiori margini di manovra. Questa, in estrema sintesi, la tesi sostenuta dall’Anci e presentata all’attenzione del Governo.
È necessario definire meglio le norme penali che riguardano i pubblici amministratori, «norme il cui perimetro è oggi così elastico da prestarsi a interpretazioni che sono troppo discrezionali», come ha commentato la stessa premier Giorgia Meloni, e soprattutto tutelare i pubblici amministratori rispetto ai troppi vincoli burocratici, che scaturiscono da una «ipertrofia amministrativa» come ha spiegato il capo del Governo. Condizioni e ostacoli che imbrigliano i sindaci che sono troppo spesso chiamati a interpretazioni che rendono rischiose le loro scelte. Meloni ha parlato del fenomeno della cosiddetta “paura della firma“.
«Dal momento dell’avviso di garanzia al sindaco, all’archiviazione passano anni: reputazioni e famiglie vengono distrutte, perché per una persona perbene ovviamente il processo è già una pena e io penso che non possiamo lasciare i nostri amministratori in balia di norme penali così elastiche da prestarsi a interpretazioni molto arbitrarie». Queste le parole della presidente Meloni salutate dagli applausi dalla platea degli amministratori locali. «Non salvaguardare i furbi, – ha precisato la presidente Meloni – ma tutelare gli onesti che vogliono fare bene il loro dovere e dare risposte ai cittadini e per questo il Governo si metterà al lavoro per modificare una serie di reati contro la Pubblica amministrazione, a partire dall’abuso d’ufficio».
«Non possiamo arrenderci alla paura della firma – commenta il presidente dell’Anci Molise, Pompilio Sciulli, facendo proprie le parole della presidente del Consiglio – perché è vero che “la paura della firma inchioda una nazione” che invece ha un bisogno disperato di correre e di liberare le sue energie. Ho lavorato, mettendo a disposizione le mie competenze legali che mi derivano dalla professione di avvocato, ai punti stilati dall’Anci che abbiamo sottoposto al Governo in materia di riforma di abuso d’ufficio. – continua Sciulli – Siamo soddisfatti della piena accettazione delle nostre idee e proposte da parte dei vari ministri interessati alla tematica, ma siamo anche consapevoli del fatto che questo primo risultato non è per noi un punto di arrivo. E’ un semplice tassello messo lì, fornito al Governo, perché si possa giungere, nel breve periodo, alla riforma delle norme penali che al momento paralizzano l’attività e l’azione dei sindaci e degli altri amministratori locali».
«Altra novità interessante, – continua Sciulli – è arrivata dal ministro Calderoli che ha promesso all’assemblea dell’Anci una riforma del sistema delle Province. Come sono adesso, enti intermedi, con poche competenze e soprattutto senza fondi, le Province non servono a nulla. Lo abbiamo sempre sostenuto e anche il ministro Calderoli ne ha preso atto. Lo stesso ci ha prospettato una riforma che torni alla situazione precedente, con gli organi eletti direttamente dal popolo, con maggiori funzioni e relativa disponibilità economica». «Infine, ci tengo a sottolinearlo, – chiude Sciulli – è stato molto apprezzato dai delegati all’assemblea nazionale l’intervento tecnico del sindaco Gentile, responsabile per le aree interne dell’Anci. Il sindaco Gentile, forte della sua esperienza di amministratore locale e di commercialista, ha presentato in dettaglio tutti gli interventi da realizzare per creare una vera fiscalità di vantaggio nelle zone interne del Paese. Solo con una fiscalità di vantaggio, infatti, sarà possibile invertire lo spopolamento delle aree interne».
Francesco Bottone