Pare che la Regione Abruzzo abbia varato una nuova delibera di Giunta con la quale vengono prorogate le operazioni di controllo delle popolazioni di cinghiale, ma alla Polizia provinciale non viene ancora dato l’ordine di riprendere. Solita lentezza burocratica. Nell’attesa i cinghiali stanno letteralmente banchettando sui campi, devastando le colture agricole, atteso che molte di queste, tra le più gradite dagli ungulati, sono in atto proprio in questo periodo della stagione. Sulla vicenda interviene il presidente provinciale dell’ArciCaccia del Chietino, Angelo Pessolano.
«Sinceramente non capisco cosa stiano aspettando dalla Regione Abruzzo. Forse che i cinghiali finiscano di mangiare tutto il raccolto sui campi coltivati? Se c’è una nuova delibera di Giunta, si dia mandato alla Polizia provinciale di operare nel più breve tempo possibile, perché gli agricoltori sono già in forte difficoltà per via dei rincari incontrollati del carburante. La devastazione totale dei loro campi ad opera dei cinghiali, con l’azzeramento di un intero anno di lavoro, darebbe il colpo di grazia ad intere aziende e alle rispettive famiglie. La Regione si lamenta dei danni e delle richieste di risarcimento e poi tiene fermo il controllo? Davvero singolare. Inoltre, come associazione venatoria abbiamo formato decine di aspiranti guardie volontarie venatorie che potrebbero affiancare la Polizia provinciale nelle operazioni di controllo dei cinghiali. Perché non si decidono a convocare la commissione in modo di abilitare questo personale volontario?».