Il nuovo Decreto Legge per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nel quale è stato inserito un pacchetto di aiuti alle imprese del settore turistico, compresi gli agriturismi, rappresenta un importante strumento per sostenere la ripresa di un comparto in cui la ricettività rurale e l’autentica ospitalità contadina giocano un ruolo chiave per l’intera economia regionale. Di questo si è parlato nel corso di una riunione con i titolari delle imprese agrituristiche socie di Coldiretti Molise, nella sala conferenze dell’Organizzazione a Campobasso.
All’incontro hanno preso parte il Direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese, il Presidente regionale di Terranostra Molise, l’associazione che raccoglie gli agriturismi di Campagna Amica Coldiretti, Felice Amicone, ed il responsabile del servizio fiscale di Coldiretti Molise, Alessandro Milella.
“E’ questa – ha spiegato il Direttore Ascolese nel suo intervento – una misura sostenuta con forza dall’Organizzazione, che va incontro alle esigenze delle aziende impegnate in prima linea per uscire dalla pandemia e riportare il numero dei visitatori, dopo mesi di limitazioni, almeno ai livelli pre-Covid. Una misura ad hoc – gli ha fatto eco il Presidente Amicone – per il periodo storico che stiamo vivendo che testimonia la grande attenzione che Coldiretti ha per il settore ed i propri associati”.
“Nel decreto, in particolare – spiega Coldiretti – è previsto il riconoscimento di un credito di imposta, a favore degli agriturismi, delle imprese alberghiere, degli stabilimenti termali e balneari, dei porti turistici, dei parchi tematici, delle fiere e dei congressi. Il credito di imposta – evidenzia l’Organizzazione – sarà riconosciuto nella misura dell’80% delle spese sostenute, in relazione a interventi conclusi entro il 31 dicembre 2024, per lavori finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica delle strutture, alla riqualificazione antisismica e all’eliminazione delle barriere architettoniche”.
“Sarà possibile utilizzare il credito d’imposta – ha spiegato Alessandro Milella – in compensazione nel Modello F24 per il pagamento di imposte e contributi. In alternativa, il contributo potrà essere ceduto a terzi. È inoltre previsto il riconoscimento di un contributo a fondo perduto dell’importo massimo di 40.000 euro, che potrà essere incrementato di ulteriori 30.000 euro qualora gli interventi per la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica delle strutture turistiche coprano almeno il 15% dell’investimento complessivo. L’incremento è invece fissato a 20.000 euro per l’imprenditoria femminile e giovanile (under 35) e a 10.000 euro per le imprese operanti nel Mezzogiorno”.
“Occorre sostenere le nostre strutture agrituristiche, espressione piena della multifunzionalità in agricoltura, con un ruolo centrale nell’ambito del turismo extralberghiero e di prossimità – ha evidenziato il Direttore Ascolese – Nonostante i sacrifici e lo spirito di adattamento dei nostri operatori il periodo durissimo legato alla pandemia ha lasciato il segno; bene quindi investire nella ripartenza di un comparto importante del nostro settore primario”.
L’Azienda agricola impegnata nel fornire attività agrituristiche rappresenta una risorsa fondamentale in ambito ricettivo e per la valorizzazione del made in Molise agroalimentare, nonché per l’importante ruolo di presidio ambientale e di servizi per la collettività.
“Dopo tanti mesi di difficoltà, serve rilanciare la competitività del ‘segmento agrituristico’ che necessita, tra l’altro, di semplificazione e sburocratizzazione. L’agriturismo – conclude Ascolese – è un potente mezzo di consolidamento dell’economia e dell’occupazione nelle aree rurali nell’offerta dei tanti servizi, dalla ristorazione alle attività didattiche e sportive, che visitatori e turisti cercano nelle campagne, rappresentando quindi pure un’importante leva sociale in termini di animazione e contrasto a spopolamento ed emarginazione delle zone rurali”.