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  • Poggio Sannita: i babaci popolano il presepe della “Piccola Betlemme”

    Ne hanno fatta di strada i “babaci” di Poggio Sannita, i pupazzi a sembianze umane (realizzati con materiali di riciclo), che dalla primavera scorsa popolano numerosi (oltre un centinaio) il borgo, in atteggiamenti e movenze di vita quotidiana, con particolare riferimento al ménage familiare e alla civiltà contadina con le sue molteplici attività. Gli allestimenti (si contano circa 70 scene) come tutte le novità, inizialmente sono stati accolti con un certo scetticismo e distacco, ma ben presto hanno incontrato i favori del pubblico, riscuotendo alti indici di gradimento sia tra i cittadini residenti che tra i tantissimi visitatori spinti da curiosità e voglia di conoscere sono arrivati a Poggio Sannita appositamente per capire significato e fattezze di queste “creature”, divenute ben presto famose come star seguite dai loro ammiratori.

    Fuor di metafora, un’iniziativa che si è rivelata vincente anche sotto il non trascurabile aspetto turistico che ha dato nuova linfa vitale al piccolo borgo alto molisano, ‘ripopolato’ da queste particolari figure, in attesa di un auspicabile ripopolamento umano.

    Giacché i “babaci” ripropongono scene di vita quotidiana, in vista delle festività natalizie a completamento della loro opera, le signore Fausta Mancini e Maria Porrone, hanno ideato, progettato e realizzato un presepe artistico, quasi a grandezza naturale, che a giusta ragione può essere definito l’apoteosi stessa dei “babaci”. Una messa in scena imponente con tutti i personaggi classici del presepe compresi angelo, pastori ed animali. Allestito magistralmente con accurata ricerca di costumi, attrezzi e utensili d’epoca, mentre a livello strutturale si impone bellissima, la stalla della natività sopra la quale spicca la scritta ‘Piccola Betlemme’, titolo evocativo del presepe, realizzato in un caratteristico angolo di via Roma, come un ideale biglietto di auguri natalizi all’ingresso di Poggio.

    E’ doveroso sottolineare che le due appassionate ideatrici, hanno realizzato tutte le loro opere da volontarie sobbarcandosi una notevolissima mole di lavoro, coinvolgendo familiari e amici a cominciare da: Mario Moavro, Antonio Mastronardi, Giancarlo Labate e Severino Zarlenga. Per quanto riguarda i costi dell’allestimento del presepe, come per le altre opere, è stato realizzato tutto a loro spese. L’esposizione del presepe, completato in giornata, sarà aperta al pubblico da domenica 12 dicembre, a partire dalle 12:30. Per Fausta e Maria la giusta ricompensa al loro impegno, sarà la fila di visitatori, soprattutto i più piccoli, che ad occhi sgranati rimarranno rapiti dalla loro meravigliosa
    composizione.

    Tonino Palomba

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