«La “battaglia” per la riapertura al traffico del viadotto Sente va sicuramente combattuta, tutti insieme, trasversalmente, a prescindere dai colori politici e su tutti i fronti possibili e necessari, ma attenzione a non raccontare la realtà di disagio dovuta alla viabilità in maniera più catastrofica di quanto sia realmente». E’ un appello a non lasciarsi andare al disfattismo e allo scoraggiamento quello che arriva dal sindaco di Agnone, Daniele Saia, perché «le difficoltà ci sono, è incontrovertibile, ma non mi pare che altrove sia poi così diversa la situazione relativa ai collegamenti viari».
Mette i famosi puntini sulle “i” il primo cittadino di Agnone, in replica ad un articolo apparso nei giorni scorsi proprio su queste colonne. Il messaggio di una mamma abruzzese che annunciava l’abbandono, da parte del figlio, di una attività sportiva agnonese, per via dei troppi disagi dovuti alla perdurante chiusura del viadotto che collegava l’Alto Molise all’Alto Vastese. «Buongiorno visto che mio figlio non verrà più vi saluto. Magari in futuro con la riapertura del ponte Sente potrà fare parte di nuovo della vostra squadra. Ci abbiamo provato, ma non è andata. In bocca al lupo a tutti», questo il testo del messaggio che lascia trasparire quasi la rassegnazione ad un isolamento territoriale percepito come ormai ineluttabile. Una sorta di fuga verso altre realtà meno disagevoli che interessa non solo le attività sportive agnonesi, ma anche e forse soprattutto quelle scolastiche, con gli istituti superiori che stentano ad essere attrattivi per chi abita appena al di là del confine.
«Non voglio mettere bocca sulle scelte scolastiche delle famiglie, ci mancherebbe, ma continuare a raccontare che gli istituti scolastici di Agnone perdono iscritti a causa dei disagi dovuti alla viabilità e ai collegamenti disagevoli mi pare poco rispondente alla realtà» riprende il sindaco Saia. Cartina geografica e cronometro alla mano, il geologo prestato alla politica e all’amministrazione propone un’analisi comparativa dei tempi di percorrenza dai centri dell’Alto Vastese per raggiungere gli istituti scolastici di Agnone o quelli di altri sedi considerate meno disagevoli.
«Prendiamo, solo come esempio, una partenza ipotetica da Castiglione Messer Marino. – spiega Saia – I poli attrattivi, dal punto di vista scolastico, sono, oltre ad Agnone, Gissi, Atessa e Vasto, tutti in Abruzzo. La distanza tra Agnone e Castiglione Messer Marino è di circa 15 chilometri e quindi il tempo di percorrenza previsto per il viaggio è di circa 16 minuti. Lo stesso studente di Castiglione che volesse andare a scuola ad Atessa, invece, dovrebbe affrontare un viaggio di 32 chilometri, tempo di percorrenza previsto intorno ai 38 minuti; siamo a più del doppio rispetto al viaggio considerato “disagevole” per Agnone. Continuiamo, ipotizzando che lo studente in parola scelga di frequentare le superiori a Gissi: la distanza da percorrere è di 32 chilometri, il doppio di quella per Agnone, e il tempo di percorrenza previsto per il viaggio è di 37 minuti. Infine l’opzione Vasto: distanza da percorrere 48 km, il tempo di percorrenza previsto per il viaggio è di almeno 55 minuti».
«Questi sono numeri e mi pare che raccontino una cosa diametralmente opposta rispetto a quello che si va dicendo da tempo. In termini di chilometri da percorrere e di tempo di viaggio la sede meno disagevole è proprio quella di Agnone, ipotizzando di partire dall’Alto Vastese. Ripeto, questi sono dati numerici e misurazioni, non opinioni di un sindaco interessato. – continua Saia, supportato dai dati chilometrici e dalle tempistiche – Questi brevi tempi di percorrenza per raggiungere le scuole di Agnone si traducono in più tempo a disposizione per gli alunni. Nessuna levataccia per partire prima dell’alba e raggiungere Vasto dopo un’ora abbondante di viaggio. Senza considerare, tra l’altro, che queste altre località sede di istituti scolastici superiori non mi pare sia collegate all’Alto Vastese mediante autostrade.
Per Atessa si percorre la provinciale che in molti tratti è in ombra e nel bosco, con tutto ciò che ne consegue in termini di ghiaccio e neve. Stessa cosa per Gissi, sempre strade interne e tortuose da percorrere, mentre per Vasto si deve percorrere la fondovalle Trigno, considerata una strada pericolosa per i continui incidenti che si verificano. Alla luce di tutto questo mi pare che davvero Agnone sia la sede scolastica meno disagevole, anzi la più comoda e vicina per gli studenti del Vastese interno. Senza considerare che un istituto scolastico più piccolo, in termini di numeri, offre un ottimale rapporto tra docenti e studenti, senza considerare che l’ambiente agnonese, dati alla mano, è sicuramente meno pericoloso, o più sicuro se si preferisce questa altra espressione, anche in termini di circolazione di sostanze psicotrope ad esempio o per quanto riguarda fenomeni di bullismo».
Un’analisi lucida e saldamente ancorata ai fatti e ai numeri, quella proposta dal sindaco di Agnone, che difende e propone la scelta degli istituti scolastici cittadini come la migliore sotto diversi punti di vista. Ponte o non ponte Agnone resta la sede scolastica più vicina ai centro dell’Alto Vastese, tra l’altro quella in grado di offrire un ambiente scolastico più raccolto e anche protetto. Il resto è solo disfattismo, opera di scoraggiatori, e forse anche un alibi cercato dai genitori degli alunni per giustificare scelte diverse che restano comunque del tutto legittime.
Francesco Bottone