Molti dei medici del 118, sottopagati e sballottati di qua e di là sul territorio, stanno facendo dei corsi di aggiornamento professionale per transitare alla più tranquilla e meno rischiosa medicina generale, e così accade anche che una postazione 118 periferica e disagiata come quella di Castiglione Messer Marino resti sguarnita.
Non c’è il medico, questa notte, nell’equipaggio del 118. Ambulanza in assetto “India” dunque, che tradotto dal gergo sanitario significa composto da infermiere e autista soccorritore. Stop. Attenzione a sentirsi male, dunque, questa notte, perché non c’è un medico disponibile disposto a salvare vite umane in questa landa desolata che è l’Alto Vastese. Senza nulla togliere agli infermieri, che svolgono con passione e competenza il proprio lavoro, ovviamente; ma il medico a bordo dell’ambulanza di Castiglione Messer Marino è stata una battaglia e una vittoria epocale negli anni scorsi, condotta anche da questa testa giornalistica. Oggi, con il clima che si respira e l’emergenza epidemiologica che risucchia risorse e personale, si corre il concreto rischio di tornare indietro nel tempo, all’assetto India appunto, perdendo cioè quel medico a bordo che può fare la differenza tra la vita e la morte quando si è residenti sui monti, a un’ora di viaggio dal primo pronto soccorso.
Negli anni scorsi, tra l’altro, spesso l’ambulanza veniva medicalizzata in qualche modo dai medici di guardia che intervenivano insieme all’equipaggio del 118 in caso di emergenza-urgenza. Ora, con l’ossessione del Covid, il medico di guardia praticamente presta servizio solo telefonicamente, barricato all’interno del distretto sanitario.
Il timore è che la situazione pericolosa che si registra questa notte possa tornare ad essere l’assurda normalità nell’Alto Vastese, perché fare il medico del 118 in zone montane e isolate è intuibilmente rischioso: ci vuole un’ora di viaggio, nella più ottimistica delle previsioni, per arrivare in ospedale con un paziente magari infartuato. Mi raccomando, non sentitevi male, non stanotte…
Francesco Bottone