Un vero e proprio colpo di fulmine quello di Alessandra Priante, presidente di ENIT – Agenzia nazionale italiana del Turismo, per l’Alto Molise. Una vacanza che si è trasformata in opportunità sia per apprezzare le peculiarità naturalistiche, storiche, culturali ed enogastronomiche dell’Alto Molise che per conoscere da vicino il modello Castel del Giudice, simbolo di rinascita e di rigenerazione delle aree interne dell’Appennino.
«Ho conosciuto Castel del Giudice grazie al passaparola di amici, – ha spiegato Alessandra Priante – ed ho avuto modo di scoprire da vicino una realtà divenuta destinazione turistica in maniera molto intelligente e peculiare. La bellezza del patrimonio naturalistico ed una visione di valorizzazione durevole e strategica, ha consentito al paese di mantenere integre le sue tipicità senza snaturarne l’identità. Castel del Giudice è una destinazione raffinata che deve puntare ad attrarre non solo il turismo di prossimità ma anche quello a lunga distanza».
«Ho apprezzato molto la visione del sindaco Lino Gentile – ha continuato la Presidente di ENIT – che ha saputo trasformare Castel del Giudice in un laboratorio di governance grazie al coinvolgimento di privati illuminati e molto generosi. Si pensi alla determinazione degli imprenditori Ermanno D’Andrea ed Enrico Ricci e alla loro scommessa di riportare a nuova vita quelle che un tempo erano antiche stalle e fienili trasformandole nella favola moderna dell’albergo diffuso Borgotufi, oggi punto di riferimento per un turismo esperienziale consapevole. Così come il recupero di terreni in disuso da adibire all’agricoltura sostenibile con i meleti biologici. Un modo valido per contrastare lo spopolamento, trattenere i giovani, creare posti di lavoro e conservare l’identità tipica del luogo».
E ancora, iniziative di respiro internazionale come il CasteldelGiudice Buskers Festival, in corso di svolgimento nei giorni della visita della Presidente di ENIT, «ulteriore modo di sviluppo delle aree interne per attrarre turismo strategico».
«L’invito che voglio rivolgere al sindaco Lino Gentile – ha concluso la Presidente dell’Agenzia nazionale italiana del Turismo – è quello di trasformare Castel del Giudice in un laboratorio aperto anche ad altre realtà delle aree interne per verificare, grazie alla collaborazione con l’ANCI ed altri imprenditori, nuovi modelli di business che siano adatti a questa tipologia di destinazione turistica. Sono due i grandi appuntamenti su cui puntare: il primo è il Giubileo, il secondo è il Turismo di Ritorno poiché le grandi comunità molisane che vivono all’estero tornano volentieri sul territorio alla ricerca delle loro origini realizzando un turismo basato sul passaparola».
La visita in Alto Molise di Alessandra Priante si è conclusa ad Agnone dove «ho scoperto, grazie al sindaco Daniele Saia, altro amministratore illuminato e lungimirante, una realtà che non conoscevo. Dalla Pontificia Fonderia Marinelli, alla Biblioteca comunale, alla tradizione dolciaria e casearia, ogni angolo di Agnone parla di storia, cultura e tradizioni».