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  • Profughi, il ministro Salvini: «Non possiamo continuare a mantenerli in Italia»

    “Domani vado in Sicilia, è la nostra frontiera. Voglio migliorare gli accordi con i Paesi da cui arrivano migliaia di disperati per il bene nostro e loro!”. Così Matteo Salvini arrivando alla parata del 2 Giugno.

    Rispondendo a chi gli chiedeva quale fosse il suo primo passo da ministro, Salvini ha detto: “Domani sarò in Sicilia che è la nostra frontiera. Ci sono da migliorare accordi con Paesi da cui arrivano migliaia di disperati e non possiamo permetterci né per loro né per noi di continuare a mantenerne alcune centinaia di migliaia in Italia”.

    Bagno di folla per il neo ministro dell’Internoal termine della parata del 2 giugno. Il leader della Lega si è fermato a lungo con le decine di persone che lo acclamavano, tra selfie e abbracci. “Salva l’Italia”, “ora rispettate i patti” ma anche un “non lasciare Berlusconi”, tra le richieste dei sostenitori. Il neo ministro ha avuto non pochi problemi per raggiungere piazza Venezia, ‘braccato’ ogni centimetro dai sostenitori.

    Ragazzi devo andare in ufficio“, la richiesta di Salvini nel tentativo di dribblare la folla.

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